mercoledì 24 agosto 2016

Perché siamo cristani

N. 2
Il Cristianesimo, come l'ebraismo e l'islam, appartiene alle religioni monoteiste, "religioni di Abramo", che risalgono alla rivelazione fatta da Dio ad Abramo.

Il Cristianesimo professa che Dio è Uno, è Padre di tutti gli uomini,
è creatore del mondo materiale e spirituale. 
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Il Cristianesimo al suo sorgere rompe tutte le tradizioni religiose dell'epoca, da un lato il pantheon degli idoli greci e romani e dall'altro l'immagine di Dio che avevano gli ebrei -così inaccessibile che non osavano nemmeno pronunciarne il nome-.

Gli ebrei attendevano un Messia liberatore, trionfatore, regnante.

Il Dio dei cristiani è
un uomo povero nato tra poveri,
umile,
spoglio di ogni bene,
migrante con i genitori, appena nato,
senza ambizioni di potere,
accetta la morte su una croce come l'ultimo de miserabili, con accanto due briganti, uno dei quali si è pentito.

Viene proprio da chiedere -ricordando gli stili di vita che a noi occidentali vengono proposti- : 

"Ma che Dio è mai questo ?".

Un Dio che predica l'amore per il prossimo e il perdono delle offese,
che invita l'uomo ad amare i propri nemici,
che proclama che occorre prendersi cura dei bisognosi e degli infermi.

E' un Dio che resuscita.

E' qui sta il senso alla fede per chi si riconosce Cristiano.
Gesù Cristo ha fatto, come ogni uomo prima o dopo sperimenterà, l'esperienza della morte, e mediante il suo sacrificio e la resurrezione ha testimoniato che la vita ha sempre l'ultima parola.

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