martedì 5 luglio 2016

La riflessione di Gjovalin ... 05.07.2016

Cambiare perchè tutto resti come adesso ? (Il Gattopardo)
Ovvero, cambiare perchè i forti diventino più forti ed i deboli più deboli ? (Il Liberismo)

Molti anni fà, quando la politica era impegno e passione, esisteva una parola, "cambiamento", contrastata dai partiti di destra e dai democristiani. Cambiamento era il termine usato dai socialisti, mentre i comunisti usavano "svolta".  

Oggi non esiste forza politica, di governo o di opposizione, di destra  o di finta sinistra che non propugni il "cambiamento".

Gli schemi persuasivi delle forze governative adottano ovunque, in Europa, previsioni ottimistiche, mentre quelle populistiche -diffuse pure esse in tutti i paesi del vecchio continente-  cavalcano la paura e l’odio che ne consegue. 
Le prime, col termine "cambiamento" puntano a raffreddare le tensioni, le seconde ad alimentarle.

In comune tra i differenti stili resta lo slogan del cambiamento che rompe col passato, oggi usato come totem rassicurante, dotato di forza simbolica in grado di aggirare le oggettive difficoltà inerenti alle specifiche argomentazioni.

La gente adesso mostra di cogliere il potere suggestivo delle parole ("cambiamento") piuttosto che il loro reale contenuto.
Suggestione sta ad indicare potere simbolico, in grado di colpire l’immaginario collettivo ed individuale direttamente nella sfera emotiva annullando i filtri della ragione.


Nessuno però riflette: "il cambiamento, in un mondo liberista, significa che i forti diventeranno più forti, i deboli sempre più deboli".

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