sabato 18 giugno 2016

Aspiranti alla pensione. Quanto è facile .... ottenere l’Ape (Anticipo pensionistico)

Riforma delle Pensioni, alla maniera renziana, ossia col prestito pensionistico per i nati tra il 1951 e il 1955. 
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Come funziona ?
nati tra il ’51 e il ’55 potranno anticipare l’uscita dal lavoro fino a 3 anni prima rispetto alla soglia di vecchiaia e viene introdotto un prestito pensionistico (garantito dalle banche) che dovrà essere restituito nei successivi 20 anni.
Che effetti produce sui beneficiari ?
La riduzione della pensione piena potenziale potrà arrivare fino al 15%, ma i lavoratori in situazioni particolarmente disagiate, ad esempio i disoccupati di lungo corso, subiranno penalizzazioni minime. Per i soggetti più “deboli”, facendo leva sulle detrazioni fiscali, lo Stato si farà carico non soltanto degli interessi ma anche di una porzione del “capitale”, ossia della decurtazione “potenziale” della pensione.
Quali le formule di matematica finanziaria applicate ?
Secondo Poletti, ministro del Lavoro: “Il montante pensionistico sarà quello raggiunto al momento della richiesta dell’anticipo”; non si dovrebbero quindi computarsi i 3 anni di contribuzione ancora mancanti per poter raggiungere la soglia di vecchiaia. 
Il coefficiente di trasformazione utilizzabile, invece, sarà quello riguardante l’età di vecchiaia.

Chi potrà beneficiarne ?

L’intervento dal 2017 al 2019, quindi per i primi 3 anni, sarà sperimentale:
– nel 2017 verranno coinvolti i nati tra il 1951 e il 1953 (ossia gli over 63);
– nel 2018 i nati del 1954;
– nel 2019 i nati del 1955.
Una volta terminato il triennio sperimentale, l’operazione, che dovrebbe essere inserita nella prossima legge di Stabilità, potrebbe diventare a carattere permanente.

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