sabato 4 giugno 2016

Appunti e riflessioni sulle origini del "pensiero dell'Occidente"

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Al di sopra del portone d'ingresso del tempio di Apollo in Delfi stava scritto il motto "Conosci te stesso", che ha assunto il valore di esortazione morale di portata epocale nella cultura dell'Occidente.


E' nata prima la "cosmogonia" e la cosmologia filosofica, 
dopo la "riflessione etica" a cui è seguita la "filosofia morale".

La filosofia è nata con Talete nel desiderio di comprendere razionalmente il Cosmo ossia di scoprire quel "Principio", quella scaturigine della vita che si presumeva -e si presume- avrebbe spiegato "tutto".
Sulla scorta di questa prospettiva la filosofia ha trascurato e lasciato per un certo tempo in ombra l'essere dell'uomo e/o la natura dell'uomo. 
Certamente l'uomo è parte del Cosmo e l'indagine dei primi filosofi investì, in un certo senso, pure l'uomo però come "cosa accanto alle altre cose". Non come soggetto con un posto privilegiato.

Così come la filosofia del Cosmo si costituisce riportando i vari fenomeni al "principio primo" e mostrando i nessi che hanno con il principio, così la filosofia morale si costituisce riportando le norme di vita dell'uomo a un "principio". Quale ?

La condizione necessaria perchè sorgesse la filosofia morale era che previamente venisse determinato qual è "l'essenza o la natura dell'uomo ed il perchè essa si differenza dall'essenza degli altri esseri. 
E' il passaggio che conduce a scoprire la "virtù" che metterà in evidenza la natura umana, che lo fa essere "uomo", perfettamente uomo.
In cosa consiste questa "natura" ?
E' in questi passaggi per individuare la natura che spuntano i "valori": 
--il bene
--il giusto
--il bello
--il santo
-- .....     ...

La riflessione etica
Prima che sorgesse la riflessione morale le "sentenze" di carattere etico venivano sancite e diffuse dai poeti (Omero, Esiodo e da poeti gnomici fino ai "sette sapienti").
Con i "Sette Sapienti" emerge l'interesse morale anteriormente al sorgere della filosofia morale.
PLATONE, nel Protagora, riiferendosi ad essi scrive:
















Queste "sentenze" evidenziano matura esperienza e riflessione, ma per il cammino percorso dalla filosofia risultano mancanti 
-di un "principio"
-di una qualche motivazione argomentata e giustificante.
Mancano quindi dei presupposti filosofici; presupposti che recherà la nascita della filosofia morale quando l'uomo diventerà oggetto della riflessione della filosofica.

Su questo aspetto della questione si soffermeranno prima i "sofisti" e poi Socrate. 

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