domenica 22 maggio 2016

Ortodossia a Concilio. Le relazioni con il restante mondo cristiano.

In un recente programma radiofonico studiosi di storia delle religioni, filosofi e scrittori dibattevano fra loro sul divino, sul sacro e sul Cristianesimo fino al concetto della Santa Madre Russia. Non tutti erano credenti, ma tutti concordavano su un punto: il Cristianesimo orientale, quello di derivazione bizantina comprendente pure il mondo slavo, affascina perchè è la confessione che si differenzia dal cattolicesimo e dal protestantesimo in quanto nella ricerca del "divino" non ricorre alle sterili dimostrazioni razionali desunte dalla scolastica occidentale e non ricorre al razionalismo a scopi didattici e apologetici. 
Per la Chiesa Ortodossa l'incontro col divino (col Dio vivente, veniva detto in quel programma) avviene nell'esperienza di ogni giorno avendo acquisito l'amore per la bellezza
Tutti i grandi scrittori russi della prima metà del Novecento -vissuti in Occidente, perchè esiliati dal regime comunista- hanno sempre ed in tutti i loro libri parlato della "bellezza", quella bellezza che salverà il mondo. 

L'Ortodossia, come confessione cristiana dell'esperienza vissuta e della bellezza, quindi.

Quanto sopra costituiva la traccia dell'interessante discussione radiofonica cui accennavamo più sopra e questo tipo di approccio al Cristianesimo sarà -con i dovuti distinguo- anche mostrato nel Concilio di Creta .

Il Blog curerà fino allo svolgimento dell'assise di Creta, nella seconda metà di giugno, la pubblicazione di testi e di temi e riflessioni di quella confessione.

Attenzione !
L'accesso al divino per vie non razionali, non complesse e non frantumate fra più percorsi che invece  il Cattolicesimo ed il Protestantesimo presentano ai propri fedeli in Occidente non ha ricadute solamente sulla sfera religiosa. 
Nella discussione accennata si metteva in evidenza che -verosimilmente- le incomprensioni fra Russia e paesi occidentali, che permangono nonostante siano venute meno le differenze ideologiche, sono attribuibili agli approcci culturali razionali, frantumati, differenziati e portati alla sezionalità molteplice dell'Occidente rispetto all'approccio culturale e mentale semplificato e unificato con simbolismi ed esperienze in direzione del "bello" a cui l'uomo russo è portato.
Il che non significa che l'uomo russo rifiuti la scientificità della nostra epoca se è vero, come è vero, che la Russia continua ad essere la seconda potenza del globo.

A noi basta lasciare passare l'idea che le differenze religiose hanno -possono avere- ricadute sulle altre sfere del vivere umano.    
  
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Enciclica patriarcale del patriarca ecumenico Bartolomeo I per il concilio panortodosso:

ENCICLICA PATRIARCALE E SINODALE


SULLA CONVOCAZIONE DEL SANTO E GRANDE SINODO
DELLA CHIESA ORTODOSSA

+ B A R T O L O M E O
PER GRAZIA DI DIO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI
NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO
A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA
GRAZIA E PACE DA DIO


La nostra Santa Chiesa Ortodossa, “rivestita di porpora e bisso” dal sangue dei suoi martiri, dalle lacrime dei suoi beati, dalle lotte e dai sacrifici dei confessori della sua fede, festeggia oggi il giorno del suo onomastico. 
Correttamente e giustamente è chiamata ed è istituita come “Domenica dell’Ortodossia”, giorno durante il quale, dopo un periodo di un secolo di dure lotte, la verità è rifusa e si è imposta sulla menzogna attraverso la venerazione, in quanto foriera della personale presenza e della divina grazia delle sante icone del Figlio e Logos di Dio incarnato e dei suoi Santi. 
In questo modo è stato riconosciuto e proclamato ancora una volta che: “Il Logos si è fatto carne ed è venuto ad abitare tra noi” (Gv.1,14), onorando così e santificando la creazione materiale ed il nostro corpo, per renderli “partecipi alla natura divina” (2Pt. 1,4), partecipanti alla grazia e vita divine.


In questa grande verità salvifica, che coloro che negavano la venerazione delle sante icone hanno combattuto, la via per imporre la verità di fronte alla menzogna, è stata anche in questa circostanza, quella che la Chiesa ha seguito fin dall’inizio durante tutto il corso della sua storia, e questo non era altro che quello della sinodalità

Il discernimento tra verità e menzogna, tra ortodossia ed eresia, non è sempre facile.
Anche gli eretici credevano e credono di seguire la verità e ci saranno sempre quelli che caratterizzeranno come “eretici”, coloro i quali non sono d’accordo con i loro punti di vista. La Chiesa Ortodossa in questo caso riconosce una e sola autenticità: il Sinodo dei suoi Vescovi canonici.
Senza decisione sinodale, il discernimento tra ortodossia ed eresia non è possibile.

Tutti i dogmi della Chiesa ed i suoi sacri canoni portano il sugello della sinodalità. L’Ortodossia è la Chiesa della sinodalità.
La Chiesa Ortodossa ha da sempre messo in rilievo questo principio ecclesiologico e lo ha applicato fedelmente sul piano locale. 
Questo è valso per molti secoli anche sul piano ecumenico e panortodosso, interrotto tuttavia per lungo tempo a causa di circostanze storiche. Oggi ci troviamo nella felice posizione di annunciare anche ufficialmente da questa sacra Cattedra Ecumenica che, grazie a Dio e con la sinfonia di tutti i Primati delle Santissime Chiese Ortodosse, sarà realizzato il Santo e Grande Sinodo di tutta quanta la Chiesa Ortodossa, dopo cinquanta e più anni che era stato deciso, nell’Isola di Creta dal 18 al 27 giugno c.a., i cui lavori inizieranno con una Divina Liturgia Panortodossa nella Chiesa di San Minà a Iràklion durante il grande e augusto giorno di Pentecoste, proseguirà poi nell’Accademia Ortodossa a Kolimbari di Chanià. La nostra Modestia, attorniato dagli altri Primati delle Chiese Ortodosse, presiederà questo Santo e Grande Sinodo, inoltre vi prenderanno parte come membri di esso rappresentanze degli episcopati di tutte tali Chiese.

Principale scopo e importanza di questo Sinodo Panortodosso è di dimostrare che la Chiesa Ortodossa è la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica, unita nei Misteri e naturalmente nella Divina Eucarestia e nella fede Ortodossa, ma anche nella sinodalità.
Per questo esso è stato preparato per un lungo periodo di tempo, attraverso una serie di Commissioni Preparatorie e Conferenze Presinodali, affinché i Documenti delle sue decisioni trasparissero all’unisono, e il suo motivo, perché si esprima “con una sola voce e con un sol cuore”.
I temi, di cui si occuperà il Santo e Grande Sinodo, definiti in modo panortodosso, al momento della decisione della sua convocazione, sono principalmente relativi a problemi della struttura e della vita esteriore della Chiesa Ortodossa, che hanno bisogno di un immediato riassetto, come i temi riguardanti le relazioni dell’Ortodossia con il restante mondo Cristiano e la missione della Chiesa nella nostra epoca. 
Conosciamo, naturalmente che il mondo attende di udire la voce della Chiesa Ortodossa su molti dei problemi che scottano, che riguardano l’uomo di oggi. Ma si ritiene necessario che la Chiesa ortodossa riassetti innanzitutto le cose di casa propria, prima di esprimere una parola al mondo, fatto che non ha cessato di essere considerato un suo dovere. Il fatto che l’Ortodossia, dopo il passare di tanti secoli, esprima la sua sinodalità sul piano mondiale, costituisce il primo e decisivo passo da cui si attende che, attraverso la grazia di Dio, non molto dopo ne seguano altri, attraverso la convocazione, se Dio vuole, di altri Sinodi Panortodossi.

Fratelli amati e figli diletti nel Signore,

I grandi fatti storici sono guidati dalla grazia di Dio, il Quale anche, di fatto, è il Signore della Storia. Noi piantiamo e irrighiamo, ma colui che li incrementa è Dio (1 Cor. 3,8). Il Santo e Grande Sinodo della Chiesa Ortodossa, costituisce, realmente, un evento storico e in Dio e solo in Lui poniamo il suo esito. Chiamiamo dunque tutti i fedeli ortodossi attraverso il mondo, clero e popolo, in preghiera verso il Dio Trino, che con le Sue benedizioni coroni questo evento, perché attraverso di Lui venga edificata la Sua Chiesa e sia glorificato il Suo santissimo Nome. I tempi sono critici e l’unità della Chiesa deve costituire l’esempio di unità della umanità, lacerata dalle divisioni e dai conflitti. 
Il successo del Santo e Grande Sinodo è una faccenda di tutti i membri della Chiesa, i quali sono chiamati anche a dimostrare il loro interesse per esso. 
Pertanto, i documenti accordati in modo panortodosso e sottoposti al Santo e Grande Sinodo, sono resi pubblici e messi a disposizione di ogni fedele ben disposto, per sua informazione e aggiornamento, ma anche perché esprima il suo pensiero e le sue attese dal Santo e Grande Sinodo.
Annunciando queste cose a tutto il pleroma della Chiesa Ortodossa attraverso il mondo, durante questo augusto giorno, auguriamo che il Signore Dio doni alla Sua Chiesa e a tutti voi abbondante la grazia e la Sua benedizione e dia a tutto il mondo “la pace sempre e in ogni modo” (2 Tess. 3,16).


Nell’anno di Salvezza 2016, durante il mese di Marzo (20)
Epinemesi 9

+ Bartolomeo di Costantinopoli, fervente supplicante verso Dio
+ Giovanni di Pergamo, supplicante verso Dio
+ Isaia di Denver, supplicante verso Dio
+ Alessio di Atlanta, supplicante verso Dio
+ Giacomo delle Isole dei Principi, supplicante verso Dio
+ Giuseppe di Priconeso, supplicante verso Dio
+ Meltone di Filadelfia, supplicante verso Dio
+ Emanuele di Francia, supplicante verso Dio
+ Nikita dei Dardanelli, supplicante verso Dio
+ Nicola di Detroit, supplicante verso Dio
+ Gerasimo di San Francisco, supplicante verso Dio
+ Massimo di Sylivria, supplicante verso Dio
+ Amfilochio di Adianoupoli, supplicante verso Dio

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