domenica 15 maggio 2016

Ortodossi e Grande Concilio sulla "modernità". Dal 16 al 27 giugno prossimo a Creta la Chiesa orientale discuterà della diaspora, dell’autocefalia, del matrimonio, dell’ecumenismo e dell'impatto con la modernità

Costantinopoli, la Città d'Oro viene ricordata nell'Est Europa così: la Regina delle città, la città delle città, la città custodita da Dio. Essa fu per oltre un millennio (fino al 1453) la Nuova Roma, dopo che la prima Roma era crollata (definitivamente nel 476) sotto l'incalzare dei barbari. La cultura romana travolta in Occidente dai Germani e dai Franchi è stata conservata e rinvigorita dall'Impero Romano d'Oriente con capitale Costantinopoli. Nei Bizantini (denominazione che mai si diedero gli abitanti dell'Impero Romano d'Oriente), Classe, Cultura e Scienza furono valorizzati 
innescandovi il Cristianesimo
proprio quando in Occidente si vivevano 
i secoli bui dell'alto Medio Evo.

Quando Costantinopoli -nel 1453- cadde in mano dei turchi la gran parte della "intellighenzia" dell'Impero si trasferì in Italia dove, grazie ai testi classici greci e romani che in Occidente erano stati persi, innescò il Rinascimento.

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Nello spirito di meglio conoscere il mondo ortodosso, contiamo di pubblicre il testo integrale di una
LECTIO MAGISTRALIS DI SUA SANTITA’ BARTOLOMEO I° 

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