martedì 26 aprile 2016

Un centro di aggregazione per i ragazzi contessioti. Salvatore Verardo prova a farsene interprete

UN APPELLO  DEI  GIOVANI  LOCALI.
 Regna la calma nel nostro paese, Contessa Entellina, o  forse..
Ho incontrato dei ragazzi che non vogliono rimanere con le mani in mano mentre chi dovrebbe si disinteressa di loro. Non se la sentono di restare a guardare mentre gli Amministratori Comunali hanno precluso loro lo svolgimento delle attività sportive avendo sostanzialmente chiuso lo storico centro ricreativo locale. E tutto ciò è stato deciso  dopo 25 anni di piena attività.
Quel luogo e quella realtà sociale raggruppava non solo i giovani ma coinvolgeva l’intero paese con i conseguenti commenti e la conseguente tifoseria  e soprattutto con la presenza ed il seguire le gare in calendario.
Quella realtà costituiva un modo per togliere dalla strada i ragazzini, per aiutarli a socializzare e li teneva lontani dai rischi verso le direzioni sbagliate.
Ci viene detto che la crisi economica ha ridotto i fondi destinati ESCLUSIVAMENTE alle attività ricreative;  il Comune ha così optato per la chiusura,  o comunque per il taglio dei fondi alle attività sportive locali. Non è accaduto così per gli altri eventi annuali..
Io ho voluto conoscere e capire meglio, più approfonditamente, la realtà di questa "parte" di paese e il perché questi giovani non si sono rassegnati a perdere questo centro di aggregazione, occasione per loro di aggregazione.
Oggi il nostro paese soffre di molti e gravi problemi; sono sempre più numerose le famiglie che chiedono aiuto alle parrocchie e ai centri Caritas. Questa altra emergenza va, dunque, a sommarsi ad altre.
L'effetto di quest'ultima, soprattutto, porterà sempre più ragazzi sulla strada; essendo rimasti privi di un luogo dove stare insieme.
Le ipotesi per ripartire ci sono ?
Il progetto c'è già, è stato creato dai ragazzi stessi, che sono pronti a mettersi in gioco come volontari.
Bisognerà aspettare –adesso- le risposte che competono al Comune.

 

Salvatore Verardo.


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