giovedì 21 aprile 2016

Hanno detto ... ...

MATTEO RENZI, premier
"Il mondo vuole farci paura: l'Europa sta vivendo una stagione difficile, c'è la paura del terrorismo islamico ma anche di ciò che semplicemente è diverso. A questo bisogna rispondere con il coraggio, con l'entusiasmo e con energia".
 "I terroristi vogliono colpire luoghi della quotidianità come teatri, scuole e università  perché voi siete il futuro". 
"Anche in America - ha aggiunto - c'è qualcuno che sta cercando di dipingere in modo sbagliato il vostro straordinario popolo, e che immagina di costruire muri quando bisogna costruire ponti".
"Penso che la più grande sfida sia quella educativa e culturale ed è per questo che penso sia importante nelle relazioni tra i paesi capirne il meccanismo del sistema universitario perché rappresentate il luogo del futuro ma anche la sfida del presente. Anche da qui bisogna partire per combattere la paura".
"Rimanere umani quando ci sono politici che ci urlano contro è un'impresa difficile da affrontare ogni giorno e che noi facciamo", 
"L'Italia è come un ponte tra Europa e Africa" che molti cercano di attraversare ma poi trovano la morte a causa di scafisti senza scrupoli ha spiegato aggiungendo: 
"In questi giorni stiamo intervenendo per raccogliere un barcone affondato un anno fa. Ci sono più di 700 persone che sono morte, molti dei quali bambini. Ci hanno detto che non aveva senso recuperare questi corpi, Che era una spesa inutile, ma io credo che bisogna dare sepoltura sia uno dei più importanti atti che vadano riconosciuti agli esseri umani".

SUSANNA CAMUSSO, leader Cgil
Riferndosi alle recenti dichiarazioni di Boeri, presidente Inps, secondo cui la generazione degli anni '80 dovrà lavorare fino a 75 anni  «Proporre così questa previsione è irragionevole, rischia di sembrare un annuncio e non una criticità da affrontare. Rischia inoltre di passare un messaggio pericoloso di sfiducia ai giovani con molti che reagiscono dicendo allora non pago più i contributi». 
«È proprio per evitare questa situazione che abbiamo aperto la vertenza sulle pensioni -ha aggiunto Camusso- questo è un sistema ingiusto che scarica la disoccupazione sulle spalle dei singoli e si basa solo sull’aspettativa di vita. 
Vedere ogni singolo aspetto come un costo impedisce una riforma complessiva del sistema che preveda investimenti che non sono costi: bisogna ricostruire il sistema per i giovani bisogna superare la differenza tra tutelati e non».

MICHELE SERRA giornalista, scrittore, autore televisivo, e umorista i
”Chi ha votato “sì” non si fida delle lobby del petrolio, chi ha votato “no” non si fida degli ambientalisti, chi non è andato a votare non si fida del referendum. Le Regioni non si fidano del governo, il governo non si fida delle Regioni. Emiliano non si fida di Renzi, Renzi non si fida di Emiliano. Gli elettori non si fidano della politica e non vanno a votare, la politica non si fida degli elettori e procede per suo conto. I Cinquestelle non si fidano di nessuno, nessuno si fida dei Cinquestelle. Nel Pd nessuno si fida di nessuno. Il tasso di fiducia degli italiani negli italiani è ai minimi storici. Ognuno si fida più o meno di se stesso e della propria cerchia, ma non sempre e non del tutto: Spalletti non si fida di Totti e Totti di Spalletti.
Non è vero che siamo divisi in guelfi e ghibellini, fascisti e comunisti, baciapile e mangiapreti. Le fazioni sono decine. Centinaia. Migliaia. Il lavoro fondamentale, in ogni talk-show, non è avere fiducia in quello che si dice, ma smentire quello che stanno dicendo gli altri, in modo che sia ben chiaro che degli altri non c’è da fidarsi. Se un giorno dovesse mai accadere che qualcuno ricominci a fidarsi di qualcuno, sarà un miracolo. Alla Zavattini: «Sogno un mondo in cui buongiorno vuol dire soltanto buongiorno».

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