sabato 30 aprile 2016
venerdì 29 aprile 2016
Hanno detto ... ...
BIAGIO MARZO, politico
La camorra,come la mafia,sta con la maggioranza e nella maggioranza di governo
GAD LERNER, giornalista
Un nome, un programma: si chiama Fortezza il paese della Valle dell’Isarco, 35 km a sud del confine del Brennero, nella cui stazione ferroviaria i poliziotti di frontiera austriaci vorrebbero effettuare controlli di documenti preventivi. Imponendo questo filtro in territorio italiano come unica condizione possibile per rinunciare alla rete metallica e al rallentamento del traffico (velocità massima 30 kmh) sul Brennero.
Così il minuscolo paese di Fortezza, che eredita il nome da una fortificazione asburgica ottocentesca, dovrebbe elevarsi a simbolo di un’improbabile Fortezza Europa che sbarra il passo all’immigrazione dalla sponda sud del Mediterraneo. La sproporzione ha del ridicolo, ma immagino l’amarezza che ne proverebbe Alexander Langer, cittadino europeo cosmopolita, nato 19 km più a nord di Fortezza, a Vipiteno, di fronte a una simile pretesa.
Così il minuscolo paese di Fortezza, che eredita il nome da una fortificazione asburgica ottocentesca, dovrebbe elevarsi a simbolo di un’improbabile Fortezza Europa che sbarra il passo all’immigrazione dalla sponda sud del Mediterraneo. La sproporzione ha del ridicolo, ma immagino l’amarezza che ne proverebbe Alexander Langer, cittadino europeo cosmopolita, nato 19 km più a nord di Fortezza, a Vipiteno, di fronte a una simile pretesa.
giovedì 28 aprile 2016
Sicilia. Come ci vedono, come ci vediamo
Per il proconsole di Renzi in Sicilia:
"Una Sicilia non più trainata dal carro pubblico ma che sta sulle sue gambe"
A Calatafimi:
per scoprire la Sicilia antica dei ... funnachi, carretti, trazzere
.
"Una Sicilia non più trainata dal carro pubblico ma che sta sulle sue gambe"
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A Calatafimi:
per scoprire la Sicilia antica dei ... funnachi, carretti, trazzere
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A CalatafimiSegesta per scoprire vecchie storie sul mitico Carretto Siciliano
30/4 e 1/5 2016
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^A Sambuca di Sicilia: Borgo dei Borghi
Al teatro l'Idea di Sambuca di Sicilia va in scena sabato 30 aprile (ore 20:30), per il cartellone della stagione, "Adagio: carneficina in un unico atto" di Sergio Beercock, con Noa Di Venti e Sergio Beercock.
Un uomo e una donna, giovanissimi, su un terrazzo, parlano per note secche, esplosive, a volte si ripetono come ritornelli, che escono da voci ogni volta diverse, come in una sinfonia. Uno scambio di angosce per il passato, che si vanno rivelando, verità, paure per un futuro con il quale potrebbero non avere i mezzi per confrontarsi.
Un uomo e una donna, giovanissimi, su un terrazzo, parlano per note secche, esplosive, a volte si ripetono come ritornelli, che escono da voci ogni volta diverse, come in una sinfonia. Uno scambio di angosce per il passato, che si vanno rivelando, verità, paure per un futuro con il quale potrebbero non avere i mezzi per confrontarsi.
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Sicily: Culture and Conquest review – the original treasure island
Eppure gli altri, il mondo, vedono in noi molto di più:
The Guardian : vede nella Sicilia l'antica isola del tesoro
A
rchimedes had his eureka moment in a bath in Syracuse in Sicily. Antipholus, protagonist of Shakespeare’s The Comedy of Errors, comes from the very same place. Cicero described Syracuse as the greatest and most beautiful of all Greek cities, when it was not so much an outpost as a grand imperial metropolis. Consider this when you’re passing through this dusty city on the glittering Sicilian shores: it was once as large and powerful as ancient Athens.
The truth of this becomes apparent in an enthralling new show at the British Museum. Sicily: Culture and Conquest sweeps aside all the tourist cliches of beaches, lemons, the Mafia and Montalbano to reveal an island occupied by so many different cultures – Greeks and Romans, Muslim Arabs and Africans, the Normans, the Spanish and eventually the mainland Italians – that it is well described as a kind of Mediterranean America.
A marble inscription in the magnificent Palatine Chapel in Palermo appears in Greek, Latin, Arabic, French and the Judeo-Arabic spoken by medieval Sicilian Jews. And anyone visiting this show will see Greek gods, Phoenician heroes and Roman soldiers, raging bulls, mythical sea creatures and Moorish designs, yet all with a most curious twist. None of them look quite as you might expect. It is as if Sicily itself prevails above all its different migrant cultures, giving everything its own special character.
There are marvels everywhere you look, from the opening gallery with its prehistoric cave carvings and images of the Necropolis at Pantalica, each chamber hacked directly out of a towering cliff, resembling some fabulous modernist architecture: tiers of golden cubicles in a facade of white limestone.
Leggi altro su: The Guardian
Canone Rai. L'Agenzia delle Entrate fa alcuni esempi e puntualizzazioni
L’Agenzia delle Entrate così spiega come compilare la dichiarazione sostitutiva per la richiesta di esenzione/disdetta dal pagamento del canone Rai in bolletta elettrica.
1) Se il titolare di un Bed&Breakfast già versa il canone Rai speciale per l’unico apparecchio televisivo condiviso tra famiglia e clienti della struttura, deve anche pagare il canone tv ordinario se risulta essere l’intestatario dell’utenza elettrica?
La risposta è negativa in quanto se l’apparecchio tv presente nel B&B è a disposizione di tutti i clienti, si è tenuti a versare soltanto il canone speciale.
Risulta comunque necessario presentare il modello di dichiarazione sostitutiva in cui si comunica la mancata detenzione della tv, compilando l’apposito quadro A.
2) Se il contribuente è ricoverato in casa di riposo è tenuto a pagare il canone Rai?
La risposta è positiva nel caso in cui si detenga un apparecchio televisivo nella propria casa. La questione è diversa se il contribuente risulta titolare di un’utenza elettrica residenziale, in quanto in tal caso sarà tenuto a presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione.
Qualora, invece, detto contribuente non possieda tv e nemmeno l’intestazione di un’utenza elettrica residenziale dovrà dare disdetta, attraverso raccomandata allo Sportello SAT dell’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui lo stesso dovesse essere l’intestatario di un precedente abbonamento Rai, ai sensi dell’art. 10 del RDL n. 246/1938.
3) Le coppie di fatto che risiedono nella stessa abitazione vengono considerate famiglia anagrafica?
Per famiglia anagrafica, sulla base dell’art. 4 del DPR n. 223/1989, si intende: “un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (unico nucleo familiare)”. E’ rilevante, ai fini della stessa, la certificazione del Comune competente (art. 13 del DPR n. 223/1989).
Al riguardo, è necessario che i soggetti interessati realizzino dichiarazioni anagrafiche, come ad esempio quali la costituzione di una nuova famiglia o di una nuova convivenza, facendo riferimento all’apposita modulistica atta ad effettuare le dichiarazioni anagrafiche, così come predisposta dal Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ed adottata da ogni Comune.
Nel sito del Governo (www.lineaamica.gov.it) si legge inoltre che: “I soggetti che effettuano dichiarazioni anagrafiche chiariscono se nell’abitazione sita all’indirizzo di residenza sono già iscritte delle persone ed indicano se sussistono o non sussistono, rapporti di coniugio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi con esse”.
Per quanto riguarda invece “persone o famiglie che coabitano nello stessa abitazione possono dar luogo, a distinte famiglie anagrafiche (distinti nuclei familiari) solo se tra i componenti delle due famiglie non vi sono tali vincoli”.
Si apprende, infine, che “la dichiarazione già resa sull’esistenza dei vincoli affettivi non può essere soggetta a continui ripensamenti”. In quanto gli stessi vincoli sono da considerarsi interrotti esclusivamente con l’interruzione della coabitazione.
mercoledì 27 aprile 2016
Canone Rai. Scivola il termine per chi deve denunciare il mancato possesso di un apparecchio tv
Il termine ultimo utile per inviare il modulo con cui dichiarare il mancato possesso di qualsiasi apparecchio televisivo si sposta in avanti di qualche giorno, arrivando a cadere il 16 maggio 2016.
In questo modo ai contribuenti viene concesso più tempo per presentare la dichiarazione sostitutiva riguardante il versamento del canone Rai: non più il 30 aprile e il 10 maggio, ma il 16 maggio.
Il posticipo dei termini è valevole sia per quanto riguarda l’invio tramite raccomandata a.r. sia per quello effettuato in via telematica ed è stato previsto per consentire ai contribuenti di poter presentare la dichiarazione in tempo utile al fine di evitare l’addebito del canone Rai da parte delle imprese elettriche come previsto dalla legge di Stabilità 2016 dal prossimo luglio, nel caso in cui ovviamente soddisfino i requisiti stabiliti dalla normativa.
MODULO ESENZIONE/DISDETTA CANONE RAI: ISTRUZIONI PER COMPILARLO
Il provvedimento del direttore delle Entrate, oltre a specificare i nuovi termini di invio, torna ad aggiornare anche le istruzioni riguardanti le modalità di compilazione del modulo di richiesta esenzione/disdetta.
Gli aggiornamenti, infatti, sono in linea con quanto spiegato nella nota n. 9668 del 20 aprile 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico circa la corretta definizione di apparecchio televisivo ai fini del versamento del canone di abbonamento televisivo.
Il modello di dichiarazione sostitutiva e le relative istruzioni per la corretta compilazione del modello, approvati con il provvedimento del 24 marzo scorso, sono quindi stati sostituiti e aggiornati con quelli approvati con il nuovo provvedimento.
Dissero ... ...
Solo i coraggiosi sanno perdonare.
Un vigliacco non perdona mai: non è nella sua natura.
Laurence Stern
(Scrittore inglese (Clonmel, Irlanda, 1713 - Londra 1768).
martedì 26 aprile 2016
Un centro di aggregazione per i ragazzi contessioti. Salvatore Verardo prova a farsene interprete
UN APPELLO DEI
GIOVANI LOCALI.
Regna la calma nel nostro paese, Contessa
Entellina, o forse..
Ho incontrato dei ragazzi che non
vogliono rimanere con le mani in mano mentre chi dovrebbe si disinteressa di loro.
Non se la sentono di restare a guardare mentre gli Amministratori Comunali hanno
precluso loro lo svolgimento delle attività sportive avendo sostanzialmente
chiuso lo storico centro ricreativo locale. E tutto ciò è stato deciso dopo 25 anni di piena attività.
Quel luogo e quella realtà sociale
raggruppava non solo i giovani ma coinvolgeva l’intero paese con i conseguenti commenti e la conseguente tifoseria
e soprattutto con la presenza ed il seguire le gare
in calendario.
Quella realtà costituiva un modo per
togliere dalla strada i ragazzini, per aiutarli a socializzare e li teneva
lontani dai rischi verso le direzioni sbagliate.
Ci viene detto che la crisi
economica ha ridotto i fondi destinati ESCLUSIVAMENTE alle attività ricreative;
il Comune ha così optato per la
chiusura, o comunque per il taglio dei
fondi alle attività sportive locali. Non è accaduto così per gli altri eventi
annuali..
Io ho voluto conoscere e capire meglio,
più approfonditamente, la realtà di questa "parte" di paese e il
perché questi giovani non si sono rassegnati a perdere questo centro di
aggregazione, occasione per loro di aggregazione.
Oggi il nostro paese soffre di molti
e gravi problemi; sono sempre più numerose le famiglie che chiedono aiuto alle parrocchie
e ai centri Caritas. Questa altra emergenza va, dunque, a sommarsi ad altre.
L'effetto
di quest'ultima, soprattutto, porterà sempre più ragazzi sulla strada; essendo
rimasti privi di un luogo dove stare insieme.
Le ipotesi
per ripartire ci sono ?
Il
progetto c'è già, è stato creato dai ragazzi stessi, che sono pronti a mettersi
in gioco come volontari.
Bisognerà
aspettare –adesso- le risposte che competono al Comune.
Salvatore Verardo.
Hanno detto ... ...
Il cane che si morde la coda
GAD LERNER, giornalista
Invieremo militari a presidio dei depositi petroliferi in Libia.
Ma chi li minaccia riceve armi dagli Emirati Arabi Uniti e appoggio dall'Egitto.
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Nostro commento, sul paradosso libico
Ma chi li minaccia riceve armi dagli Emirati Arabi Uniti e appoggio dall'Egitto.
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Nostro commento, sul paradosso libico
(Attenzione !!!
Riflettiamo !!!
gli Emirati Uniti ricevono, a loro volta, le armi da noi, ossia
da tutti, propri da tutti, i paesi occidentali, come
pure, ed ancora di più ne riceve l'Egitto.
Adesso, noi occidentali, andremo in
Libia a fronteggiare coloro che
abbiamo ... armati).
C'è più di qualcosa che non funziona.
pure, ed ancora di più ne riceve l'Egitto.
Adesso, noi occidentali, andremo in
Libia a fronteggiare coloro che
abbiamo ... armati).
C'è più di qualcosa che non funziona.
Debito Pubblico. Con la prima repubblica era di gran lunga inferiore. Eppure a sentire i politicanti (ignoranti) di adesso è tutto colpa ... ... degli altri
Chi ha creato il debito pubblico italiano
Il debito pubblico italiano ha ormai sfiorato in valore nominale di quota 2.200 miliardi di euro,
mentre la sua incidenza sul prodotto interno lordo era - a fine 2015 - pari al 132,7
per cento. È un fardello che condizionerà le scelte di politica economica per i prossimi anni:
vediamo in che anni si è formato, e sotto la responsabilità di quali governi.
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lunedì 25 aprile 2016
25 Aprile. Cosa significa ancora ai nostri giorni ?
Sono valori che appaiono a tantissime persone scontati, ma che sono invece il frutto del sacrificio di chi scelse da che parte stare, combattendo e sconfiggendo la dittatura e l’oppressione in nome di un principio democratico di giustizia, uguaglianza e libertà. Principi questi di cui essere orgogliosi e che animano la nostra quotidianità ma che purtroppo non hanno ancora la diffusione universale che devono potere avere.
Che significato gli attribuiamo quindi ? Quello della difesa e dell’estensione dei diritti e per denunciare le troppe ingiustizie sociali e le diffuse disuguaglianze che continuano a persistere.
sabato 23 aprile 2016
Produttori agricoli. Quanto è facile ... ... dedicarsi ai campi
L'Imprenditore agricolo è chi, in possesso
di Partita IVA, esercita:
-la coltivazione dei terreni,
-della selvicoltura,
-dell’allevamento di animali
-e di tutto ciò che in qualche modo è collegato a tali attività (p.e. la
trasformazione e la conservazione dei beni ottenuti coltivando terreni,
occupandosi delle foreste e allevando animali).
L'attività può svolgersi in forma di
--ditta individuale,
--di società di persone,
--di cooperative
--o di società di capitali.
(almeno un socio o l’amministratore o il titolare
deve possedere la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP); possegga le
competenze tecniche per svolgere l’attività agricola, di selvicoltura o di
allevamento, sia che dedichi almeno il 50% del proprio lavoro a tali attività,
ricavandone almeno il 50% del proprio reddito complessivo.
Tale percentuale può essere ridotta al 25%
nelle aree considerata “svantaggiata”.
Le aziende agricole devono evidenziare -quando hanno la struttura
societaria- l’indicazione di “società agricola” nella loro denominazione, ossia
nel nome dell’azienda stessa.
Una cosa è certa: nella nostra realtà, all'interno dell'isola, sono assenti
sia le forme societarie che quelle condotte da IAP. Bene che vada esiste la
figura del Coltivatore Diretto (CC.dd) ma più diffusamente il "conduttore
diretto dei fondi" che solo marginalmente svolge la conduzione aziendale,
vivendo di redditi provenienti da altre attività (pensionati, braccianti,
impiegati pubblici e privati).
Costoro finora hanno goduto dell'esenzione di quasi tutti gli adempimenti
fiscali (/purchè il reddito del fondo/i non super €. 7.000,oo annui).
Come iniziare
Il possesso di un terreno, di un fondo rustico, di una fattoria o di un
allevamento, ma anche il comodato o l’affitto degli stessi (ai sensi
della Legge 203/82 con patto in deroga ex art.
45 della stessa legge, contratto di affitto soggetto registrazione entro 20 giorni e imposta di
registro dello 0,50% sul corrispettivo complessivo), consente all’imprenditore
agricolo di iniziare l’attività attraverso l’iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA della provincia in cui ha sede
l’azienda e richiedere il rilascio della Partita Iva all’Agenzia delle
Entrate.
A tale richiesta è necessario allegare, sempre, una visura e il titolo di possesso del terreno/fondo/allevamento stesso.
All’avvio dell’impresa bisogna solamente pagare il cosiddetto “diritto
camerale” che ammonta a più o meno 100 Euro.
Problematica Iva
Ai fini IVA si è subito chiamati a scegliere se adottare il
regime speciale di detrazione (art. 34 del D.P.R. n. 633/1972),
oppure quello normale; indicando l’opzione nella prima dichiarazione Iva
annuale. La scelta è vincolante per un triennio.
L’Iva in detrazione (regime speciale) non avviene in maniera
analitica sulla base dell’Iva pagata ai fornitori, ma viene determinata in via
forfettaria mediante l’applicazione delle percentuali di compensazione, per gruppi di prodotti agricoli ed
ittici elencati nella Tabella A, Parte I allegata al D.P.R. n. 633/1972, sull’ammontare delle cessioni di prodotti agricoli
effettuate.
Le aliquote di compensazione per il settore agricolo sono più basse o al
massimo sono uguali a quelle ordinarie, in dettaglio sono: il 4%, il 10% e il
22% in base al tipo di prodotto.
Esempio di calcolo Iva da versare nel regime
speciale agricolo
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|
Cessione di
piante ornamentali, da parte di un vivaio, per
|
10.000,00
euro + Iva
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Aliquota
Iva, da applicare e dovuta sull’imponibile, pari al 10%
|
1.000,00 euro
|
Iva
detraibile applicando la percentuale di compensazione del 4%
|
400,00
euro
|
Iva da versare a debito
|
600,00 euro
|
La detrazione forfetizzata non spetta:
- per le cessioni di prodotti il cui acquisto derivi da
atto non assoggettato ad Iva se il conferente, il donante o il cedente,
applica il regime normale e ha quindi già detratto l’Iva sull’acquisto
originario;
- se la cessione ha ad oggetto
prodotti non
ricompresi nella Tabella A, parte I,P.R. n. 633/1972;
- per le prestazioni di servizi.
Agevolazioni
Le imprese agricole possono usufruire di alcuni vantaggi che riguardano
quattro diversi regimi fiscali:
- “Regime di esonero” riguarda le imprese con
un volume d’affari non superiore a 7.000 euro l’anno costituito per almeno
2/3 dalla cessione di prodotti indicati nella tabella A, parte I, D.P.R.
633/1972. Chi rientra in questo regime fiscale è esente da imposta, da
obblighi documentali e contabili (compresa la dichiarazione annuale e
l’emissione di fatture) e iscrizione al Registro Imprese. Tali disposizioni
cessano di avere applicazione dall’anno successivo a quello in cui è stata
superata la soglia, a condizione che non sia superato il limite di un 1/3
della cessione di altri beni.
- “Regime speciale”, invece, si riferisce alle
aziende che praticano la cessione di prodotti agricoli stabiliti per legge
ed elencati nel cosiddetto “Testo Unico dell’Iva”. Come già detto in
precedenza, questo regime consente di non calcolare l’IVA sugli acquisti,
ma di detrarla attraverso alcune percentuali di compensazione determinate
in base all’ammontare delle vendite e stabilite dall’art.34 del D.P.R.
633/1972.
- “Regime semplificato” o
“regime ordinario”, nel caso in cui non si abbiamo i requisiti per
poter usufruire degli altri due regimi.
Le imposte dovute al Fisco variano -quindi-
in base al regime fiscale adottato. L’Irpef non si calcola in base al
reddito effettivo, ma prendendo in considerazione un reddito medio ordinario
determinato in base alle rendite catastali.
E per quanto riguarda la Previdenza
In agricoltura esistono due figure previdenziali,
riferibili a chi esercita l’attività agricola,
--il coltivatore diretto
--e l’imprenditore agricolo professionale (IAP)
- il coltivatore diretto, coltiva manualmente il fondo e
la sua manodopera dipendente non supera i 2/3 di quella occorrente per i
fabbisogni aziendali;
- l’imprenditore agricolo professionale (IAP), possiede
competenze e conoscenze in agricoltura (art. 5 del regolamento CE
n.1257/1999) e ricava dall’attività almeno il 50% del reddito, dedicando
ad essa almeno la metà del proprio tempo lavorativo.
Quando si avvia l’attività agricola, sia essa l’unica
attività lavorativa del soggetto o quella prevalente, c’è l’obbligo
di versare all’INPS i contributi previdenziali nella gestione lavoratori autonomi agricoli.
L’importo dei contributi da versare, si calcola sulla
base del reddito agrario cui corrisponde una delle quattro fasce di reddito
convenzionale stabilite dalla legge.