sabato 19 marzo 2016

Paesi di Sicilia. La Storia di Salemi si intreccia con quella della Valle del Belice

GIORNALE DI SICILA
















siciliane che mancava all'appello. 
L'ufficialità si è avuta ieri sera presso la Chiesa di San Giovanni, quando Giuseppe Simone, vice presidente nazionale dell'Associazione, ha consegnato la bandiera - «Borghi più belli d'Italia» - al sindaco Domenico Venuti, particolarmente emozionato. Salemi è così il diciottesimo comune siciliano che entrerà a far parte di questa realtà che unisce numerosi piccoli centri italiani, accomunati dalla bellezza dei propri centri storici. In concreto, l'obiettivo del «club» è aiutare le amministrazioni a cercare canali di finanziamento privati per attuare progetti di valorizzazione dei borghi. Per la segnaletica turistica, ad esempio, o per le attività promozionali. 

Per Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo, «l'ingresso di Salemi nel club dei borghi più belli d'Italia, come diciottesimo della lista, è un fatto che ci riempie d'orgoglio. Con la cerimonia simbolica della consegna della bandiera viene dato riconoscimento anche ufficiale alla realtà di Salemi quale posto di straordinaria bellezza, pienamente restituito al suo ruolo di meta privilegiata del turismo regionale. 
Il sentiero siciliano si arricchisce di un'altra perla, cosa che ci motiva sempre di più ad investire sui percorsi paesaggistici, artistico-monumentali ed eno-gastronomici come elemento centrale per la destagionalizzazione dell'offerta turistica». 
In questo elenco prestigioso sono già inseriti i comuni di Castelmola, Castiglione di Sicilia, Castroreale, Cefalù, Feria, Gangi (Borgo dei borghi 2014), Geraci Siculo, Montalbano Elicona (Borgo dei borghi 2015), Monterosso Almo, Novara di Sicilia, Palazzolo Acreide, Petralia Soprana, Sambuca, San Marco d'Alunzio, Savoca, Sperlinga, Sutera. Adesso anche Salemi. Numerosi i presenti alla cerimonia. Tra gli altri il prefetto di Trapani Leopoldo Falco, che parla «di orgoglio trapanese dell'importante riconoscimento e del buon lavoro del sindaco Domenico Venuti per arrivare a questo risultato prestigioso». 
Si sono dovuti superare più di ottanta parametri in due anni di lavoro per assere ammessi. «È facile entrarci, ma è facile uscire da questo elenco», ha dichiarato i1 coordinatore regionale Salvatore Bartolotta. «Anche la Regione deve fare la sua parte - ha detto Giuseppe Simone, vicepresidente dell'associazione Borghi più belli d'Italia -. I piccoli centri non devono essere accorpati, ma salvaguardati. Va bene un sistema nuovo di gestione ammnistrativa, ma i piccoli borghi non devono scomparire». Prima della consegna della bandiera la consegna nelle mani del sindaco dell'attestato, perché Salemi «e il suo popolo» hanno dimostrato «di avere avuto la capacità di salvaguardare un patrimonio architettonico e storico importantissimo». Poi un decalogo «a scadenza» per spingere l'amministrazione a completare opere importanti. «I cittadini salernitani dovranno essere i protagonisti del loro territorio salvaguardando quanto più possibile il centro storico, dove non possono essere collocati infissi in alluminio», ha detto lo stesso Simone. La bandiera arriva nel momento turistico più importante per Salemi, quello della Festa di San Giuseppe. Adesso Salemi e la sua storia faranno parte della guida turistica sui borghi più belli d'Italia, tradotta in quasi tutte le lingue del mondo.

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