mercoledì 20 gennaio 2016

Uno stralcio giornalistico

IL FATTO QUOTIDIANO
Antonino Di Marco? "Pensavo fosse un chiacchierone, ora scopro che è il capomandamento". 
La mafia a Corleone? "C'è stata e ci sarà sempre". 
Le infiltrazioni in Comune? "Non ho una scrivania che segna una distanza, ma un tavolo rotondo e stringo tante mani. Sono serena: amo fare luce su queste vicende". 


A 24 ANNI dalle stragi e dopo due decenni di impegno antimafia, Corleone rischia di tornare ai tempi del Padrino di Coppola, che non a caso si chiamava Vito Corleone, paese simbolo di Cosa Nostra che adesso il Viminale si prepara a sciogliere per mafia. 
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