martedì 1 dicembre 2015

CONOSCERE CONTESSA 5: notizie su eventi periodo1921 - 1940 ... .... di Calogero Raviotta

La cronologia degli eventi locali del periodo 1921 - 1940, recentemente pubblicato da "ilcontessioto", è stata messa a disposizione dei lettori come strumento utile per stimolare, con le fonti che ciascuno ha a disposizione, l'approfondimento degli argomenti di particolare interesse. Di seguito sono brevemente riportati testi e fonti utili a tal scopo, in parte già pubblicati da "IlContessioto", "L'Araldo" e dall' Associazione Culturale "Nicolò Chetta", testi disponibili per la consultazione presso la sede del Centro Culturale Parrocchiale (tra parentesi titolo del documento da consultare).
Nel periodo preso in considerazione merita di essere conosciuta l'attività religiosa, culturale e sociale svolta dalle suore basiliane nel corso dei 60 anni di presenza a Contessa (1937 -1997).

 La Congregazione delle Suore Basiliane  "Figlie di S. Macrina" fu fondata nel 1921 a Mezzojuso, comune siculo-albanese, dalle sorelle  Elena ed Agnese Raparelli, nate a Grottaferrata, dove, da circa mille anni, ha sede la famosa Badia Greca.
Sotto la  guida spirituale di padre  Nilo Borgia, jeromonaco della Badia, le due sorelle  maturano non solo la  vocazione religiosa  ma anche l'idea di fondare un nuovo istituto per formare delle religiose da destinare all'apostolato presso le popolazioni di rito bizantino dell'Italia e del vicino Oriente.
Elena prende il nome di suor Macrina e, per tutta la sua vita  come Madre Generale, guida la Congregazione "Figlie di S. Macrina". Agnese prende il nome di suor Eumelia  e, per molti anni, assolve principalmente sia il delicato incarico di Maestra delle novizie  sia di Assistente Generale.
L'opera di apostolato nelle parrocchie, di assistenza, di educazione e di istruzione dei bambini e dei giovani negli asili,  nelle scuole e nei collegi e l'assistenza agli ammalati, agli anziani ed agli invalidi, da Mezzojuso é estesa dalle suore basiliane, negli anni successivi,  in altre Comunità italo-albanesi o località in cui sono presenti  emigrati  o  istituzioni  arbëreshë (tra parentesi l'anno di apertura delle case filiali):  Palazzo   Adriano (1924), Acquaformosa (1931), Piana degli Albanesi (1935), Contessa Entellina (1937), S. Giorgio Albanese (1946), S. Sofia d'Epiro (1947), S. Cosmo Albanese (1949), Badia Greca di Grottaferrata (1954), Seminario di Piana degli Albanesi (1954), S. Costantino Albanese (1955), Cosenza (1959), Palermo (1962) Frascineto (1962), Civita (1963), Seminario di Grottaferrata (1963), Cantinella di Corigliano (1966). Nel 1969 il Noviziato  delle suore basiliane viene trasferito da Mezzojuso a Grottaferrata.
Le suore basiliane sono state presenti, dal 1939 al 1946, anche in Albania con due case filiali (Fieri e Argirocastro), dove sono  tornate di nuovo nel 1992,  aprendo una casa a Gurëz (Laç).
Da qualche anno (1980) sono presenti anche nel Kossovo, a  Bec ed a Stubla, e dal 1992 anche in
India.

60 anni di presenza (1937-1997) a Contessa delle Suore Basiliane
Il 26 agosto 2007, domenica, una giornata culturale è stata dedicata a "60 anni di presenza (1937-1997) delle Suore Basiliane di S. Macrina a Contessa: contributo nel campo dell'educazione e dell'istruzione" con un momento religioso (Divina  Liturgia), un momento sociale (incontro degli ex alunni dell’asilo con le suore, un momento culturale  (mostra fotografica). Numerosi i presenti all’iniziativa, che ha registrato anche qualche momento di commozione. Con questa iniziativa Contessa Entellina ha voluto ringraziare ufficialmente le Suore Basiliane per il significativo apporto dato alla educazione ed all’istruzione di tanti contessioti (oltre 1100 bambini hanno frequentato il loro asilo, hanno curato il catechismo di centinaia di ragazzi e ragazze, hanno organizzato  molti corsi professionali per le giovani, ecc.). La loro presenza a Contessa quindi è certamente un contributo significativo per la crescita religiosa, sociale e culturale di alcune generazioni di contessioti.
Hanno fatto parte della comunità delle Suore Basiliane anche alcune suore nate a Contessa Entellina, di cui vengono riportate brevi notizie di seguito.
Suor Alessandra Lala, chiamata al secolo Antonina, figlia di Nunzio e di Francesca Lala, nacque a Contessa Entellina il 17 aprile 1907. Conobbe le Suore Basiliane e si sentì attratta alla vita religiosa; ma essendo la più grande di famiglia, dovette indugiare l’ingresso in Istituto: nel 1935 entrò in Istituto ed emise la professione religiosa il 2 febbraio 1937.
Sin dall’inizio della sua vita religiosa si distinse per l’attaccamento all’Istituto, per lo spirito di sacrificio, di generosità, sottomissione e di carità verso tutti. Nel 1939 partì per l’Albania per aiutare le consorelle negli Ospedali militari di Fieri e Argirokastro.
Rientrata in Italia nel 1946, rimase nella casa-madre di Mezzojuso per svolgere l’ufficio di portinaia. Ammirevole fu il servizio di assistenza prestato a Suor Agata durante la sua malattia, come pure l’assistenza alla Signora Tavolacci, vedova. Barcia, che in seguito divenne benefattrice dell’Istituto con la donazione del terreno di Serradalfio.
Era piena di carità verso tutte e tante volte si metteva in ginocchio e chiedeva per sé la penitenza che si voleva imporre a qualche novizia. Non poteva vedere soffrire nessuno ed era molto generosa con tutti. Chiedeva con insistenza di dare ai poveri ciò che era a loro necessario ed agli operai che lavoravano nella costruzione della casa di Palermo, otteneva dalla madre di mandare i viveri per aiutare le loro famiglie.
Nel 1962 venne trasferita a Palermo, per dare un valido aiuto alla nascente opera della nuova casa di Viale dei Picciotti, inaugurata proprio in quell’anno.
Il 25 Marzo 1964, grande e santo mercoledì, prima di andare a Mezzojuso per partecipare alle funzioni religiose della Settimana santa, nel salutare le sorelle chiese a tutte perdono. Durante il viaggio, un grave incidente la rovesciò dal pulmino riportando una mortale frattura alla nuca.
Fu subito soccorsa, ma inutilmente perché, giunta all’Ospedale, aveva già perduto i sensi e la conoscenza. Appena ricevuta l’unzione degli infermi, cessò di vivere. La sua morte improvvisa ha lasciato un’amarezza e dolore profondo nelle consorelle.
Suor Germana Lala, al secolo Giuseppina, nacque a Contessa      Entellina da Nunzio e Francesca Lala,  il 10 febbraio 1915. Compiuto il noviziato, fece la sua Professione il 2 febbraio 1940. Nello stesso anno andò missionaria in Albania e prestò servizio e assistenza infermieristica nell’Ospedale Civile di Argirokastro  e poi nell’ospedale Militare della Krasta (Elbasan).         Svolse questa missione con senso religioso e umanitario. Rientrata in Italia, Fu sempre pronta a qualsiasi mansione affidatale dai Superiori e si distinse per capacità e disponibilità.
Nel 1958 Suor Germana con Suor Marcella Sabella si recò negli Stati Uniti per raccogliere fondi e completare i lavori della  casa-madre.
Nel capitolo generale del 1961 venne eletta Economa Generale della Congregazione, incarico svolto per circa venti anni con buone capacità amministrative e organizzative. Nel 1977 si recò in Kosovo per aprire una Missione in quel paese, a Peja e a Bec. Nel 1982, fu trasferita a Cosenza come responsabile dell’Istituto “Sacra Famiglia”, casa di accoglienza per handicappate e anziane e dopo breve tempo, nuovamente venne trasferita a Contessa Entellina per dirigere il Convitto che ospitava minori a rischio. Avanzata negli anni e gracile nella sua salute, nel 1997 lasciò Contessa  per ritirarsi a Mezzojuso, dove cessò di vivere il 29 maggio 2000.
Suor Nicolina Mustacchia, al secolo Paola, nacque a Contessa      Entellina il 21.12.1914. All’età di trentadue anni entrò tra le Suore Basiliane di Mezzojuso. Compiuta la sua formazione religiosa, il 26 settembre 1949 emise la sua Professione dei S.       Voti religiosi. Svolse servizio di cucina in varie case della Congregazione (Seminario di Piana degli Albanesi, Badia Greca di Grottaferrata. S. Giorgio Albanese )
Colpita da un ictus cerebrale, perdette la vista dell’occhio sinistro, ristabilitasi alquanto, cercò di riprendere il suo lavoro, anche se le forze fisiche non glielo consentivano efficacemente.
Gli ultimi anni della sua vita, venendo ormai meno la sua salute,    si ritirò alla casa-madre, per una maggior cura ed assistenza,       dove cessò di vivere il 22 settembre 1996.
Di seguito sono riportati i nome delle suore Basiliane,  che hanno svolto il loro apostolato a Contessa Entellina dal 1937 al 1997: suor Costantina Alongi - suor Metodia Alongi - suor Faustina Baffa - suor Partenia Barcia - suor Margherita Bisulca - suor Melania Brancato - suor Lorenza Burriesci - suor Dorotea  Campanaro - suor Margherita Canzoneri - suor Giovanna Cuccia - suor Giuliana Cusimano - suor Stefanina Dorsa - suor Arsenia Di Bartolo - suor Vittoria Guarneri - suor Odigitria Guzzetta - suor Elisabetta Iuele - suor Germana Lala - suor Michelina Magnate - suorAnna Manfredi - suor Teresa Marino - suor Giustina Matranga - suor Isidora Miciletta - suor Silvia Muscarello - suor Elena Patitò - suor Giuseppina Piro - suor Caterina Scornavacca - suor Andreina Servidio - suor Basilia Sfregola - suor Laura Topalli - suor Paolina Vallone - suor Tecla Venezia - suor Agostina Perri.
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La presenza a Contessa il 7 settembre del 1936 di papas Iosif Papamihali di Elbasan (Albania), martire albanese, offre l'occasione di ricordarlo per non dimenticare i numerosi laici, sacerdoti e religiosi, che per la loro fede furono condannati a morte ed ai lavori forzati durante la dittatura comunista in Albania. (Di seguito testo estratto da un pieghevole stampato e diffuso per farlo conoscere e tenere viva la sua testimonianza di martire della Chiesa albanese).
"Il sacerdote cattolico di rito bizantino, papas Sifi Papamihali, nacque ad Elbasan nell'ottobre 1912. Dall'archimandrita Pietro Scarpelli, missionario in Albania dell'Eparchia di Lungro, fu scelto tra i suoi compagni giovanetti, per essere avviato, quale aspirante della vita sacerdotale, nel Pontificio Seminario "Benedetto XV", presso la Badia Greca di Grottaferrata. Fu accolto dal Rettore di allora, jeromonaco Isidoro Croce. Nei cinque anni, che trascorse nel Seminario, il suo comportamento nella pietà, nello studio e nella condotta, fu lodevole. Da Grottaferrata passò al Pontificio Collegio Greco di S. Atanasio in Roma, dove compì gli studi di Filosofia e di Teologia.
Al termine degli studi teologici fu ordinato sacerdote da Sua Eccellenza mons. Giovanni Mele, vescovo dell'Eparchia di Lungro, il primo dicembre 1935, nella chiesa di S. Atanasio in Roma. Lasciò il Pontificio Collegio Greco nel luglio 1936. Il novello Levita fu accolto con sentimenti di giubilo dalla Delegazione Apostolica in Albania e gli fu assegnata, per il suo apostolato tra le anime, la chiesa di S. Pietro in Elbasan. Con fervore e diligenza si dedicò alla guida spirituale dei suoi fedeli. Fu per loro, come ricordano ancora oggi gli anziani di Elbasan, un giovane Padre di Spirito ed un premuroso Cooperatore delle famiglie, nel risolvere i problemi e per il disbrigo di pratiche di assistenza e di lavoro.
Nel 1945, con l'ascesa in Albania del Comunismo,  papas Sifi Papamihali perché era sacerdote, fu arrestato e condannato ai lavori forzati….Fu inviato nel territorio della città di Korça, nell'estesa pianura di Maliq….Il lavoro forzato assegnato agli infelici condannati era di bonificare la palude. Dovevano lavorare per lunghe ore nel territorio acquitrinoso, malsano ed infestato di tanti insetti. Gli strumenti di lavoro erano rudimentali; non veniva loro dato un nutrimento adeguato; la temperatura a volte era glaciale. Il giovane sacerdote resistette per alcuni anni. Era il 26 ottobre del 1948, quando, distrutto nel suo fisico, non riuscendo più a sostenersi, cadeva nel fango. Non fu dato ordine di risollevarlo, ma di ricoprirlo con lo stesso fango e di seppellirlo vivo nella stessa area del suo ultimo lavoro.
Suo fratello Kostaq, nato ad Elbasan nell'anno 1919, a Tirana, nel 1952, fu condannato a morte per fucilazione, perché fratello di un sacerdote. La Chiesa cattolica bizantina in Albania si è arricchita di due gloriosi martiri, che intercedono presso il Signore, affinchè abbia pietà di quella nobile, ma così lungamente martoriata Nazione."
 (Conoscere Contessa 5: periodo 1921 - 1940, continua)

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