venerdì 9 ottobre 2015

L'Osservatore 10

A quei sacerdoti e quel clero 
che ....

La chiesa cattolica uscita dal Concilio Vaticano II ha valorizzato pienamente il patrimonio culturale civile e religioso delle comunità arbëreshë stanziate nel Sud Italia, auspicando la ricomposizione, se qualcosa si era perso o incrinato lungo i secoli rispetto alla loro identità liturgica e di espressione della Fede nella versione del rito bizantino: 
"La Chiesa cattolica ha in grande stima le istituzioni, i riti liturgici, le tradizioni ecclesiastiche e la disciplina di vita Cristiana delle chiese orientali" 
(Orientalium Ecclesiarum, I).

Ancora: 
"Tutti gli orientali sappiano e siano certi che sempre possono e devono conservare i loro legittimi riti liturgici e la loro disciplina, e che non si devono introdurre mutazioni, se non per ragioni del proprio e organico progresso. Pertanto tutte queste cose devono essere osservate  con somma fedeltà dagli stessi  orientali, i quali devono acquistarne una conoscenza sempre più profonda  ed un uso più perfetto, e qualora per circostanze di tempo o di persone fossero indebitamente venuti meno ad esse, procurino di ritornare alle tradizioni avite"
(Orientalium Ecclesiarum, 5).
Il quesito
Se un Vescovo viene ordinato secondo il rito bizantino (e recita per tre volte il credo costantinopolitano in luogo di quello modificato dai franchi ) e gli viene da papa Francesco assegnata la sede di Piana degli Albanesi, costui può autonomamente ritenere di non potersi presentare ai fratelli di rito romano con l'identità bizantina con cui è stato ordinato ? 
Ove rifiuti anche per breve tempo l'identità con cui è stato ordinato vescovo non offende la cultura e la sensibilità del rito con cui è stato ordinato ?

Il Codice canonico delle Chiese Orientali, seguendo l'orientamento conciliare dell'Orientalium Ecclesiarum 1, ha dichiarato formalmente nel can. 39 che 
"I riti delle Chiese orientali, quale patrimonio della Chiesa universale di Cristo nel quale risplende la tradizione  che deriva dagli Apostoli attraverso il Padre e che afferma la divina unità nella varietà della fede cattolica, siano religiosamente osservati e promossi".

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