giovedì 17 settembre 2015

Uomini, fatti, eventi. Come li ricordiamo oggi

17 Settembre
A Filadelfia il 17 Settembre 1787 viene adottata la Costituzione degli Stati Uniti dalla Convenzione costituzionale
Sarà  successivamente ratificata da speciali “convenzioni” convocate da ciascuno dei tredici stati originari. E’ la legge suprema degli Stati Uniti d’America ed è la più antica costituzione nazionale scritta, tuttora vigente.

Un’Assemblea Costituente che deriva i suoi poteri esclusivamente dal popolo, viene delegata a stipulare a suo nome il patto fondamentale che sarà consegnato al documento scritto. I costituenti, liberi da qualsiasi obbligo verso precedenti tradizioni, potranno ispirare le loro scelte alla retta ragione e costruire un ordinamento statale che esprima totalmente i grandi principi, indicati da Jefferson: 
-l’eguaglianza 
-il diritto alla libertà 
-e alla ricerca della felicità.


«Riteniamo che alcune verità siano di per sé evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali; che dal loro Creatore sono stati dotati di alcuni diritti inalienabili; che fra questi ci siano la vita, la libertà e la ricerca della felicità.» (Thomas Jefferson fece parte del comitato che stilò la Dichiarazione d’indipendenza, suo questo celebre testo, tratto dal secondo paragrafo.)

La costituzione del 1787 accolse solo in parte l’esperienza del sistema parlamentare inglese e si ispirò piuttosto alla dottrina di Montesqieu sulla divisione di poteri: un congresso formato da due camere con potere legislativo, mentre l’esecutivo doveva toccare a un Presidente eletto da un collegio di grandi Elettori, a sua volta eletto a scrutinio popolare. 
La divisione dei poteri veniva attuata escludendo l’ipotesi di uno scioglimento anticipato delle Camere da parte del presidente, ed escludendo ugualmente che il presidente potesse essere rovesciato da un voto di sfiducia delle camere. Il numero dei membri del primo ramo del congresso, la Camera dei rappresentanti, doveva essere distribuito tra i diversi stati in rapporto all’entità della loro popolazione: gli schiavi neri erano esclusi dal diritto di voto. Gli stati schiavisti avrebbero voluto che anche i neri entrassero nel computo della popolazione e infine fu raggiunto un compromesso che consisteva nel considerare 5 schiavi come pari a 3 cittadini. 
La tutela dei diritti dei singoli Stati rispetto ad un eccessivo potere dello Stato federale venne assicurata dal sistema bicamerale, nella Camera rappresentanti in base alla popolazione, al senato 2 rappresentanti per stato, indipendentemente dal numero di abitanti.



In base alla Costituzione, l’autorità ultima è affidata all’elettorato statunitense, che può cambiare la legge fondamentale, emendando la Costituzione o, come caso estremo, stilandone una nuova. Il popolo non esercita questo diritto direttamente, ma delega gli affari quotidiani del governo ai funzionari pubblici, sia eletti che nominati, previsti dalla Costituzione.

Il Preambolo alla Costituzione degli Stati Uniti consiste di una singola frase che introduce il documento e i suoi scopi. Esso spiega la logica dietro alla Costituzione. Il preambolo, in particolare nelle sue prime tre parole (We the people, “Noi il popolo“), è una delle sezioni più citate della Costituzione.
La Dichiarazione dei Diritti consiste dei primi dieci emendamenti della Costituzione, tutti approvati nei primissimi anni di storia della nuova federazione, e condivide il tema della limitazione del potere del governo federale.
Originariamente, la Carta dei Diritti non era intesa per applicarsi ai singoli stati; ad esempio, alcuni stati nei primi anni stabilirono una religione ufficiale. Questa interpretazione degli emendamenti rimase fino al 1868, quando venne approvato il XIV emendamento, «Nessuno Stato farà o metterà in esecuzione una qualsiasi legge che limiti i privilegi o le immunità dei cittadini degli Stati Uniti; né potrà qualsiasi Stato privare qualsiasi persona della vita, della libertà o della proprietà senza un processo nelle dovute forme di legge; né negare a qualsiasi persona sotto la sua giurisdizione l’eguale protezione delle leggi.»
Il primo garantisce la libertà di culto, parola e stampa, il diritto di riunirsi pacificamente e il diritto di appellarsi al governo per correggere i torti, inoltre proibisce al Congresso di “fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi religione” — rendendo questo emendamento un campo di battaglia delle guerre culturali della fine del XX secolo.

Il secondo garantisce il diritto di possedere armi; se tale diritto sia esteso ai privati cittadini o solo alle milizie statali è stata questione di acceso dibattito, e le varie corti hanno interpretato il suo significato in diversi casi sin dal 1900. Ma nel luglio del 2008 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto il diritto dei cittadini di possedere armi, dichiarando incostituzionale la legge del distretto di Columbia che invece ne vietava il possesso. È così stabilito il diritto individuale dei cittadini americani ad essere armati. annullando la legge che da 32 anni proibiva di tenere in casa una pistola per difesa personale nella città di Washington. La sentenza ha fornito un’interpretazione definitiva al Secondo Emendamento della Costituzione sancisce il diritto di portare le armi.
Il terzo prevede che le truppe non possano essere acquartierate in abitazioni private senza il consenso del proprietario.
Il quarto difende da perquisizioni, arresti e confische irragionevoli.
I quattro emendamenti successivi trattano il sistema della giustizia.
Il nono dichiara che l’elenco dei diritti individuali non è inteso come esaustivo; che il popolo ha altri diritti non specificamente menzionati nella Costituzione.
Il decimo prevede che i poteri che non sono delegati dalla costituzione al governo federale e che non sono proibiti agli stati, sono riservati agli stati e al popolo.

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