venerdì 3 luglio 2015

L'Osservatore (n. 2)


Il nostro amico Zef Chiaramonte col suo articolo di pochi giorni fà pubblicato su questo Blog non ha voluto esprimere altro se non un concetto semplice ed ovvio, valido per qualsiasi realtà sociale.
Egli ha ricordato con lungimiranza che l'attenzione al contesto culturale è una via privilegiata  sulla quale la grazia del Signore forma nuove generazioni di cristiani.

In una recente intervista ad un giornale on-line Mons. Giorgio Demetrio Gallaro ha dichiarato di voler imparare l'arbëresh ed ovviamente, ed implicitamente, di volere favorire la plurisecolare tradizione liturgica del rito bizantino. 
Tutti siamo inoltre certi che Egli si adopererà per l'efficacia dell'opera ecumenica in direzione di tutti i cristiani. E verosimilmente verso chi cristiano non è.

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