martedì 14 luglio 2015

L'Osservatore (5)

Sei greco, sei latino ?

Sostanza e accidenti.

SANTA CRISTINA, l’aplomb  anglosassone del nuovo Vescovo

Domenica, 12 giugno, pomeriggio.
Con discrezione è sceso dalla macchina, guidata da un giovane chierico, e si è infilato in chiesa.
Alle 19.00 in punto vi è rientrato processionalmente, vestito dei paramenti liturgici e  della mitria di rito romano.  Sul tutto l’omophòrion , quasi un pallio di grosse dimensioni.  In mano  il poimenikì  ràvdon, il pastorale  bizantino.
Ibridismo!?
Gli accidenti, in effetti, sono differenti da quelli cui  si era abituati quando l’Eparca visitava  questa  parochialem latinam ecclesiam Sanctae Christinae, una volta anche bizantina.  Era atteso alle porte della cittadina da arciprete, sindaco e banda: in  mandìas, khamilàfjon, epanokhamilàfjon, stavròs, enkòlpjon, attraversava il corso principale.    Poi, in chiesa, vestiva il sàkkos, l’omophòrion, la corona e il pastorale, si  assideva sul  tronetto e si limitava all’assistenza pontificale e all’omelia.
Il nuovo Vescovo, invece, celebra la Messa e fa la croce alla latina, tiene un’omelia semplice ma efficace sulle letture del giorno, distribuisce l’eucarestia e, alla fine della liturgia, saluta e abbraccia tutti.
Mi è venuto spontaneo pensare che la sostanza ha vinto di parecchi punti sugli accidenti.
E l’ho voluto scrivere.

                                                                                                            Zef Chiaramonte

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