martedì 30 giugno 2015

Unione Europea. Istituzione credibile ? come mai i tecnocrati oggi tanto bravi da salire in cattedra non si sono mai accorti dei conti truccati greci ?

«Stupida austerità ?»
"O forse, lunghi anni di sprechi vissuti al di sopra di ogni possibilità ?"

Oggi
Mai proposto tagli «a salari e pensioni». Questa non è una partita di poker, «si perde o si vince tutti insieme». Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, assicura che mai sono stati proposti tagli «a salari e pensioni». e la trattativa con la Grecia non ha mai rappresentato una partita di poker, «si perde o si vince tutti insieme».


Juncker adesso chiede ai greci, agli elettori, di votare 'sì' alle proposte europee nel referendum del 5 luglio, accusando Tsipras di aver fatto saltare in maniera unilaterale il tavolo delle trattative.

«L'uscita della Grecia dall'Eurozona non è mai stata e non è un'opzione», ha detto Juncker, ricordando che l'ingresso di Atene nella Comunità europea avvenne nel 1982 e che all'epoca lui fu «felice perché, riprendendo le parole di Giscard d'Estaing, non volevo vedere Platone giocare in seconda divisione».

Valérie Giscard d'Estaing, presidente della Repubblica francese dal 1974 al 1981, è stato sostenitore dell'ingresso della Grecia nell'Ue, che avvenne all'inizio degli Anni 80, dopo la caduta della dittatura dei colonnelli.
Di recente Giscard ha rivisto le sue posizioni sulla permanenza di Atene nella zona euro.
Nel febbraio 2015 - l'ex presidente francese ha detto che la Grecia non potrà mai riavviarsi sulla strada della crescita economica fino a quando resterà agganciata a una moneta forte come l'euro. 
L'unica soluzione è uscirne.


La storia truccata dei conti greci

Fino al 2007 il Paese oggi governato da Syriza non era considerato un pericolo finanziario da nessuno, come mai ?.


Per gli tutti gli Anni 2000 il Prodotto interno lordo (Pil) greco è cresciuto, con picchi anche del 6%, e le cose sembravano andare per il meglio.
Nel 2008 con la la crisi finanziaria che arriva dagli Usa si comincia a mostrare la fragilità dei paesi che erano vissuti non sulla buona conduzione dei conti di bilancio ma su alti debiti pubblici. E per la Grecia è iniziata la via crucis.


 Nel 2009 il primo ministro socialista, George Papandreou, subentrato al governo di centrodestra di Nuova democrazia, rivelò all'Unione Europea che i conti pubblici del Paese e le statistiche inviate a Bruxelles sulla situazione economica erano stati tutti, dalla A alla Z, truccati.
I parametri di Maastricht del 3% ?  il rapporto deficit/Pil ?

si sarebbe attestati quell'anno intorno al 12%. Un'enormità. E tutti, in Europa e nel mondo si sono chiesti se l'Europa fosse una istituzione seria. Come mai per anni ed anni i "feroci" tecnocrati di Bruxelles non si erano accorti di nulla ? Perchè si è attesa la confessione di un primo ministro socialista neo eletto ?
Era quella la prima volta che si parlava di conti falsificati ad Atene.


Il gioco di prestigio era riuscito col contributo della banca d'affari americana Goldman Sachs, cui Atene avrebbe versato 300 milioni di euro per farsi aiutare e truccare i bilanci, e di altre banche statunitensi.
In pratica i greci con scienza e coscienza avevano imbrogliato gli Stati europei. I greci come i peggiri levantini del bacino del Mediterraneo. I greci molto più "scaltri" dei mai affidabili italiani !

La Troika - l'insieme dei creditori rappresentato da Commissione europea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea - accordò ad Atene un primo prestito da 110 miliardi di euro, imponendo rigide misure di austerity. 

E costoro non poterono fare altro: si erano dimostrati infatti degli incompetenti. Non si erano fino ad allora accorti di nulla.
Ognun penserà: dopo la scoperta dell'imbroglio tutti i governanti del centro-destra responsabili delle falsificazioni saranno finiti in galera !
Ma quando mai. Dopo la denuncia del premier socialista sui trucchi scoperti, il centro-destra in Grecia è tornato al governo, e respinto pochi mesi fà dalla vittoria di Tsipras.
 
Nel 2012 un nuovo prestito: il fallimento venne evitato solo grazie a un accordo con i creditori. 

Il resto è storia dei nostri giorni.

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