mercoledì 27 maggio 2015

Flash sulla nostra Storia

La storia arbëreshe e i condizionamenti

della Grande Storia dell'Umanità

Quel 1492 fu veramente un anno indimenticabile per le popolazioni del vecchio continente. Fu un anno di quelli che rimasero  impressi nella memoria delle famiglie arbëreshe che gia' si erano insediate sul territorio di Contessa. 


Gli anziani che erano fra loro raccontavano -fino ad allora- ai piu' giovani come appena quarant'anni prima i barbari (i turchi) avevano preso e sottomessa la Città per antonomasia, Costantinopoli, posto fine al millenario Impero Romano d'Oriente e come essi  arbëreshe in persona subito dopo, in patria, in Albania avevano partecipato all'epopea di Giorgio Kastriota Scanderbergh conclusasi purtroppo con l'abbandono delle case e delle terre dei padri e la fine del Principato d'Albania.
Gli arbereshe che vivevano a Contessa in quel 1492 erano infatti in gran parte nativi dell'Epiro e della Morea ma gia' i loro figli erano in gran numero nativi del Regno di Sicilia, il regno parte della grande costellazione dell'Impero spagnolo. 

Ferdinando il cattolico
Certo nei feudi dei Cadorna le novita' del mondo non arrivavano ne' fresche ne' precise, ma gli arbëresh piu' anziani avevano accumulato tanta esperienza da saper cogliere molto bene i grandi segni che la Storia mostrava in quei frangenti di tempo  in cui tramontava il Medio Evo ed arrivava l'Evo Moderno.


Quegli anziani pensavano di avere assistito e vissuto l'avvenimento piu' inverosimile che fosse mai accaduto sulla faccia della terra, la fine del  millenario Impero Romano d'Oriente, ed invece anche in questo lembo di terra, la Sicilia, sono stati testimoni di notizie ed avvenimenti "storicamente rilevanti", di quelli che lasciano il segno sui libri di Storia dell'Umanita'.
I fatti di quell'anno
In quel 1492 sul trono di Spagna regnano Ferdinando D'Aragona e Isabella di Castiglia conosciuti come i re cattolicissimi per  la loro volonta' di affermare il cattolicesimo romano  in tutti i territori del loro Regno Unificato.

Vediamo quindi quali furono gli avvenimenti il cui eco giunse fino alle orecchie dei padri fondatori della prima comunità arbëreshe di Contessa e che dovettero inevitabilmente loro apparire di notevole rilevanza e suscettibili di influire sulle loro vite ed in quelle dei loro discendenti, come a posteriore la Storia effettivamente dimostrerà.

l'editto di espulsione degli
ebrei dalla Sicilia
1492

1) il 2 gennaio 1492 cade l'ultimo baluardo arabo-musulmano, Granada, in terra iberica ed è da immaginare come il pensiero degli arbëreshe sia andato alla "Città", a Costantinopoli e al Principato d'Albania, che rispettivamente invece quarant'anni prima e venti anni prima erano caduti in mano ai musulmani.


2) la cacciata degli ebrei da tutti i territori spagnoli e quindi la loro cacciata anche dalle isole di Sardegna e Sicilia, allora parte dei domini spagnoli.
3) la scoperta dell'America da parte di Colombo, vale a dire l'allargamento dei confini mondiali oltremare e la scoperta di nuove culture, popoli e prospettive.

Di questi tre avvenimenti storici quello che verosimilmente ha avuto impatto più immediato sull'ancora fragile comunità arbëreshe di Contessa deve essere stato il secondo a cagione della contiguità dei paesi di Bisacquino e Giuliana, ma anche gli altri due eventi alla lunga influiranno, e pesantemente, sui contessioti.


 Vedremo in prosieguo come quei fatti storici abbiano inciso, anche se abbiamo con diverso taglio li abbiamo affrontati su questa rubrica Flash sulla nostra Storia e su altre ancora.

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