mercoledì 20 maggio 2015

Dalla Gazzetta del Sud


































tolari della Ecotecna sri (ora fallita), che costruì il Golf Club Le Madonie, con sede nello stesso paese a cinquanta chilometri dal capoluogo di regione, e che ottennero un finanziamento di oltre 6 milioni. Assieme ai Lapis e a Cascio, indagato nella qualità di ex assessore regionale al Turismo del governo Cuffaro, in carica dal 2001 al 2004, sono coinvolti nell'indagine anche due dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco. Immediata la replica dell'attuale deputato del partito di Angelino Aliano: «La villetta - spiega - sorge nel territorio di Collesano, ma da tutt'altra parte rispetto agli impianti da golf. E' di appena ottanta metri quadrati, l'ho pagata fino all'ultimo millesimo e ho pure ritrovato le fatture della ditta e le matrici degli assegni. Sono sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura. Sono pronto a dare alla stessa tutti i chiarimenti che serviranno. La casa comunque l'ho pagata interamente di tasca mia e ho tutti i documenti che lo dimostrano. Non aggiungo altro per rispetto all'autorità inquirente». Ai cinque indagati sono stati notificati gli avvisi di garanzia: saranno sentiti nei prossimi giorni. Nel mirino della Guardia di Finanza ci sono la delibera 149 del 20-21 marzo 2001, con cui la giunta Cuffaro approvò il documento di attuazione del Programma operativo regionale 2000-2006, consentendo alla Ecotecna di ampliarsi, e la circolare 4 del 26 settembre 2001, che integrò e modificò la disciplina dei finanziamenti dei programmi. Giuseppe Lapis, amministratore di fatto, e il figlio Gianluigi, rappresentante legale dell'azienda, avrebbero ingannato la Regione, dimostrando di avere le carte in regola per ottenere un finanziamento di 6.152.419,93 euro per ampliare il "Borgo delle vacanze e del tempo libero", nell'ambito di un programma da 22 milioni 621 mila euro. 
Il finanziamento reale fu di 6.112.479,13. Per questo i due imprenditori rispondono pure di truffa aggravata ai danni della Regione. I Lapis ora rischiano di essere anche indagati per la bancarotta della Ecotecna.

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