Celebrazioni
religiose e iniziative culturali
S. Maria del Bosco, dalla sua fondazione (fine XIII secolo) è la
più importante istituzione religiosa e culturale per le comunità delle località
limitrofe, i cui abitanti numerosi si recano in pellegrinaggio alla festa del monastero, celebrata ogni
anno nei primi secoli il 15 agosto e
autorizzata ufficialmente con Diploma del re Alfonso nel 1457, come descritto da Atanasio Schirò: "In tale
festività i monaci portavano in processione il simulacro dell'augusta Regina
assunta in cielo, per l'intorno della Badia convertita allora quasi per
incanto in una popolosa città. E l'affluenza del popolo radunato dovunque
intorno da tutte le terre e le montagne circonvicine era tale e siffatta che la
festosa ricorrenza mutavasi in una rumorosa fiera, la quale durava dalla
mattina della vigilia a tutto il giorno seguente, nel qual tempo l'Abate
eleggeva un Capitano (per amministrare la giustizia civile e criminale), il
Giudice, il Maestro Notaro ed il Baglio in tutte le proprie dipendenze".
La festa di S. Maria del Bosco dalla fine del secolo XVIII viene
celebrata il 28 agosto (S.
Agostino), avendo il re Ferdinando III nel 1794
affidato ai monaci agostiniani la chiesa ed il monastero per continuarvi sia la
vita religiosa monastica sia l'opera di carità verso i poveri dei paesi limitrofi,
che numerosi vi accorrono per ricevere assistenza spirituale e materiale. Per
assolvere tale compito il re assegna alla comunità monastica inizialmente anche
una dotazione annua e nel 1808 delibera inoltre l'assegnazione dei redditi e
dei feudi precedentemente confiscati.
Il pellegrinaggio dai paesi limitrofi si svolge puntualmente ogni
anno anche dopo il 1861, quando nasce il
Regno d'Italia ed i beni di S. Maria del Bosco vengono confiscati (Legge di
soppressione dei beni ecclesiastici) e venduti all'asta: le celebrazioni
religiose sono assicurate da alcuni monaci agostiniani fino al 1932, quando il
Fec (Fondo per il culto del Ministero dell'Interno) affida la chiesa ed un'ala
del primo chiostro di S. Maria del Bosco alla diocesi di Monreale, che li
utilizza fino al 1961 come luogo di villeggiatura estiva per i seminaristi.
Dopo
tale anno chiesa e locali annessi non vengono utilizzati e subiscono un
progressivo degrado, che, in assenza di interventi di manutenzione
determinano ripetuti crolli e danni
irreparabili, particolarmente nella chiesa e nella cripta.
Nel
1985 col primo convegno dedicato al
recupero di S. Maria del Bosco rinasce l'attenzione dei fedeli e delle
istituzioni dei paesi limitrofi per
l'antico santuario, ma solamente i contessioti da 30 anni il 28 agosto rinnovano
puntualmente il pellegrinaggio annuale per tenere vivo l’antico legame
religioso e la secolare devozione alla Madonna del Bosco. Solamente in tempi
più recenti, emulando l'impegno dei contessioti, anche alcuni fedeli dei paesi
limitrofi cominciano a partecipare alla S. Messa celebrata dal parroco di
Bisacquino nel tardo pomeriggio del 28 agosto.
Essendo la chiesa inagibile, dal 1985 le celebrazioni religiose e
le occasionali iniziative culturali vengono svolte in spazi e locali messi a
disposizione dalla famiglia Inglese: inizialmente la S. Messa viene celebrata
nel refettorio e successivamente, per l'inagibilità di questo ampio locale, nei
corridoi del primo chiostro. Attualmente le celebrazioni religiose si svolgono
anche nella vecchia sacrestia, adattata a "cappella" con un recente
intervento di restauro.
Le celebrazioni religiose e culturali, organizzate a S. Maria del
Bosco dalla Associazione "Nicolò Chetta" e dalla Parrocchia greca di
Contessa, costituiscono per alcuni visitatori l'occasione per conoscere il
grandioso e splendido complesso monumentale, solitamente chiuso al pubblico per
la pericolosità di alcune strutture, non ancora messe in sicurezza dopo i
crolli di alcune parti della chiesa e della cripta.
E' doveroso al riguardo
ricordare la disponibilità e la collaborazione assicurate dalla famiglia
Inglese per l'organizzazione e lo svolgimento a Santa Maria del Bosco di
iniziative religiose e culturali, di cui viene dato di seguito un breve cenno,
limitatamente a quelle più significative:
- 1985-1986: due convegni sul recupero di S. Maria del Bosco, organizzate
dalla Associazione culturale
"Nicolò Chetta" con la collaborazione, limitatamente al primo
convegno, dei comuni di Contessa Entellina, Bisacquino, Giuliana, Chiusa Sclafani e Sambuca di Sicilia;
- 28 agosto 1999 : S. Messa, mostra e concerto nei chiostri del
Monastero dedicati al cav.
Gugliemo Inglese (deceduto nel 1998) per il costante impegno finalizzato alla conservazione del Monastero di S.
Maria del Bosco ;
- 3
agosto 2003: “Seconda giornata dell’emigrante” che ha richiamato nell’antico monastero centinaia di visitatori;
- 28
agosto 2010: mostra (fotografie e documenti) nel primo chiostro per far meglio conoscere S. Maria del Bosco (storia, arte,
chiostri, ecc.), organizzata dal Centro Culturale
Parrocchiale di Contessa; viene messa a disposizione dei visitatori anche la monografia “A proposito di S. Maria
del Bosco, lo sapete che….”: fotografie e testi
riguardanti ubicazione (appartiene a Contessa o a Bisacquino?),
giurisdizione ecclesiastica
(afferisce all’Eparchia di Piana degli Albanesi o alla Diocesi di Monreale?), significato e funzione del
“Rettore” e dell’ “Abate” di S. Maria del Bosco.
- domenica
21 giugno 2009: Celebrazione del VII centenario di consacrazione della chiesa di S. Maria del Bosco.
- 28
e 29 agosto 2009 iniziative varie nell'ambito del VII centenario di consacrazione della chiesa di S. Maria del
Bosco.
VII centenario
di consacrazione della chiesa di S. Maria del Bosco (1309 - 2009) Il
22 giugno
1309, mons. Bertoldo, vescovo di Girgenti, su richesta di fra’ Frazio priore,
porta le reliquie di S. Gregorio e di S. Gerlando e consacra solennemente la prima
chiesa di S. Maria del Bosco, attribuendole anche il titolo di Basilica, come
riportato nell' allegato n. IV (documento notarile in latino) della monografia di Atanasio Schirò “Il
Monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro in Sicilia” (Palermo,
Tipografia e Legatoria del Boccone del Povero – 1894). La monografia di
Atanasio Schirò fa parte del volume "Contessa Entellina e la sua
storia" (ristampa anastatica) pubblicato dall'Amministrazione comunale di
Contessa Entellina (Grafiche Renna S. p. A. - Palermo, novembre 1995).
La celebrazione di questo
anniversario di Santa Maria del Bosco può
essere considerata l'iniziativa religiosa e culturale più significativa, dopo
il convegno sul recupero del 1985.
L'importante
anniversario viene infatti celebrato con varie iniziative religiose e culturali
(Divina Liturgia, mostra, convegno, pubblicazioni), cui partecipano fedeli,
cittadini e istituzioni dei Comuni limitrofi interessati al recupero ed alla
valorizzazione della Chiesa (purtroppo ancora inagibile) e del Monastero di S.
Maria del Bosco.
L'attuazione
delle manifestazioni programmate per il
VII centenario, in parte svolte a giugno
ed in parte ad agosto, è curata dalla parrocchia "SS. Annunziata e S.
Nicolò" (iniziative religiose) e
dalla Associazione Culturale "Nicolò Chetta" (iniziative culturali).
Risulta
utile ricordare che S. Maria del Bosco, per parecchi secoli afferente alla
giurisdizione ecclesiastica di Girgenti, nel 1845 passa sotto la giurisdizione di Monreale e dal 1960, in attuazione della
nota Bolla di Giovanni XXIII (testo riportato in un precedente blog) afferisce
all'Eparchia di Piana degli Albanesi.
Tenendo
presente il legame ecclesiastico di S. Maria del Bosco con le tre diocesi
citate, mons. Sotir Ferrara ritiene doveroso invitare alla predetta celebrazione
anche l’arcivescovo di Monreale e
l’arcivescovo metropolita di Agrigento, che però ignorano l'invito.
(C.
Raviotta - SMB 4 - continua)
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