Dal primo gennaio 2015, con l’entrata in vigore della
normativa sulle Centrali
Uniche di Committenza (CUC), i Comuni non capoluoghi di Province sono
obbligati all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni
dei comuni, se già esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo
consortile.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ottimizzare e
razionalizzare le risorse umane ed economiche dei comuni associati, riducendo i
termini delle procedure di gara con l’istituzione di una struttura centrale a
cui demandare l’espletamento delle gare pubbliche.
La centrale potrà operare anche per procedere ad acquisti
comuni di beni e servizi con evidenti ed importanti risparmi di spesa (si spera
!), nel rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza.
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