giovedì 26 febbraio 2015

Con le immagini ... ... è più facile

Al di là di ciò che i giornali ed i media ci propinano sulla Grecia,
sulla Spagna e pure sull'Italia,
la realtà è che questi paesi non possono reggere, nè nel breve periodo nè nel lungo, il
peso del loro debito.


La Grecia ha avuto tempo e la soluzione di compromesso tra le richieste
di Alexis Tsipras e la diga rigorista capeggiata dalla Germania,
sono solo una conferma che l’Europa non ha ancora
per nulla sciolto il nodo della uscita dalla crisi finanziaria
ed economica scoppiata nel 2008.
Il debito della Grecia è unanimamente considerato
ormai inesigibile e qualcuno dice lo stesso anche di quello italiano.
Fino alla sopravvivenza della Prima Repubblica, Progresso era l'allargamento dei diritti.
Oggi con un governo falsamente di Sinistra per Progresso si fa intendere il restringimento dei diritti.

Il Cdm ha varato i primi decreti del Jobs Act (che mutano poco 
e soprattutto confermano le norme sui licenziamenti collettivi), 
quelli cioè sul nuovo contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori. 
Sono pure state emanate nuove liberalizzazioni, 
che interesseranno librai e notai. 
E' stato invece rinviato il pacchetto di misure fiscali 
che il ministero dell’Economia aveva già preparato: saltano quindi
 le disposizioni sul nuovo catasto, ma anche quelle che fissavano 
il calendario per arrivare alle fatture elettroniche 
utili per il superamento dello scontrino fiscale. 
Proveremo a capire -in altre pagine- cosa è il Jobs Act

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