venerdì 9 gennaio 2015

Hanno detto ... ...

VINCENZO GALLO, vignettista palermitano
«La strage del giornale satirico Charlie Hebdo è l’11 settembre dell’Europa. Un attacco fortemente simbolico al cuore della libertà dell’Occidente»
«Non dobbiamo arrenderci ma batterci fino in fondo e così come l’Occidente, prima o poi anche l’Islam, accetterà il valore della satira».
«Non dobbiamo perderci in convenienze politiche e dobbiamo reagire subito. Sono morti maestri, nostri fratelli, è un lutto fortissimo da sopportare. E se c’è un Islam buono, diverso da questo che definiamo cattivo, che si faccia vedere, mi aspetto enormi manifestazioni in difesa della libertà, in Egitto come in Tunisia o Libano. Io non ho ancora visto o sentito alcuna reazione. Non vedo nessuna mobilitazione per la libertà di pensiero, neanche in Turchia, il più “occidentale” dei Paesi mussulmani, dove invece il premier fa arrestare i disegnatori di satira. Nel mondo occidentale l’abbiamo accettata, nel loro mondo ancora no».

RENATO MANNHEIMER, sondaggista
“Con gli scivoloni dell’ultima settimana il premier e il governo perdono tra i quattro e i cinque punti”. 
Già, gli scivoloni. Il volo di Stato per Courmayeur e soprattutto la norma “salva-Berlusconi”: per la prima volta il solco con il sentimento degli italiani si approfondisce.

ROBERTO WEBER, sondaggista di Swg
“Più che il volo di Stato è la non chiarezza sulla cosa di Berlusconi a determinare l’erosione. Come fatti in sé, e in relazione alla questione dell’economia. Nel senso che mentre il dibattito è monopolizzato dalla questioni tipo salva Berlusconi, il cittadino vede i dati della disoccupazione, quelli dell’Istat, gli indicatori economici e la sfiducia aumenta”

MARIELLA MAGGIO, deputato ars pd
“Una buona notizia per le oltre 22 mila persone interessate, anche perché il testo estende la proroga anche per i Comuni in dissesto e pre-dissesto. Questa norma è un atto concreto a sostegno di tanti lavoratori per i quali ora la politica deve trovare una soluzione definitiva in vista della discussione sul bilancio di previsione 2015”.

FILIPPO PANARELLOdeputato ars pd
“Sono molto soddisfatto perché con l’approvazione di questa norma si  evita un’ingiusta discriminazione nei confronti dei lavoratori precari dei Comuni in dissesto o predissesto”
“ Il provvedimento – spiega –  sarà valido fino al 31 dicembre 2015 come previsto per tutti gli altri contrattisti. Adesso bisogna avviare le stabilizzazioni per coprire i vuoti in organico in tutti gli Enti interessati. Per i Comuni in dissesto o predissesto che, com’è noto, non possono procedere a nuove assunzioni è auspicabile una modifica della normativa nazionale che consenta di assicurare una prospettiva a lavoratori che da molti anni svolgono con dedizione la loro attività al servizio della pubblica amministrazione”.

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