mercoledì 17 dicembre 2014

Settimo. Non rubare. “E’ il comandamento che Dio ha scritto per gli italiani

Ieri sera Roberto Benigni su Rai1 si e' dedicato ai precetti e assegnando poco tempo e poche battute all'attualita' e alla satira. Riferendosi ai 10 milioni di italiani che lo hanno seguito nella prima serata, ha detto: 
"Abbiamo fatto il boom di ascolti perché stanno tutti a casa, chi per la crisi, chi per i domiciliari” .
“Fa impressione essere abbracciati da 10 milioni di persone: vorrei ringraziarvi tutti ad uno ad uno, mandarvi una torta, un mazzo di fiori, 80 euro”. 
Poi:
Onora il padre e la madre”, Benigni propone di allargare il quarto comandamento ai nonni, “fondamento della famiglia”, e rispolvera il senso vero dell’onore, “una parola così bella ma oggi un po’ rovinata”. 
Non uccidere” prima formulazione della proibizione dell’assassinio nella storia dell’umanità, un monito quanto mai attuale “visto che una terza guerra mondiale può ancora accadere” 
Non commettere adulterio“,  " la chiesa lo ha trasformato in ‘non commettere atti impuri’: ha rovinato generazioni intere di ragazzi, compresa la mia”, scherza benigni , alludendo alle prime turbe da adolescenti. La castità “può essere una grande virtù se praticata con moderazione”. La chiesa meriterebbe “una class action per aver confuso sesso e peccato. E invece nella Bibbia è l’opposto, il sesso è il luogo della creazione”. 
Sul settimo comandamento, non rubare: “Dio ci ha fatto un trattamento di favore – ironizza Benigni – perché ha scritto questo comandamento proprio per noi italiani, è una norma ad personam, anzi pare lo abbia scritto direttamente in italiano. E’ quello al quale si obbedisce di meno, in Italia lo capiscono solo i bambini”. 
Oggi “essere ladri non fa più nessun effetto”, eppure “vendere la propria anima è il punto più basso della storia dell’umanità”. Il governo, sottolinea, “ha annunciato che con la nuova legge il ladro che viene preso deve restituire i soldi. Un’idea straordinaria, ma prima non era venuta a nessuno? L’ultima invenzione è arricchirsi impoverendo in maniera subdola gli altri, con operazioni di finanza e di borsa. E poi ci sono i falsi invalidi, gli evasori fiscali, la tassazione esagerata, l’usura, le aggressioni alla natura, i veleni sversati nella terra, l’abusivismo: sono tutti furti. Ma il più grande è non dare la possibilità di lavoro  a una persona: significa rubargli l’esistenza.






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