lunedì 8 dicembre 2014

Hanno detto ... ...

CLAUDIO CERASA, giornalista
È iniziata, con l'inchiesta romana, la fase "smarmella tutto": metti nel ventilatore parole lette a caso nell'indagine e butta cacca in giro

FIORENZA SARZANINI, giornalista
I viaggi del sindaco
Il 31 gennaio scorso Luca Odevaine (già collaboratore di Veltroni) parla con altri due presunti complici di una lite che Alemanno avrebbe avuto con un uomo che però non viene citato. 

Odevaine: «Abita in questo palazzo, che figlio di m... ha litigato con Alemanno... per soldi se so’ scannati... ma sai che Alemanno si è portato via, ha fatto quattro viaggi lui e il figlio con le valige piene de’ soldi in Argentina, se so’ portati con le valige piene de contanti, ma te sembra normale che un sindaco... me l’ha detto questi de Polaria». 
Schina: «E nessuno lo ha controllato?». 
Odevaine: «No è passato al varco riservato... poi ad un certo punto deve essere successo qualche casino, ad Alemanno gli hanno fatto uno strano furto a casa». 
Schina: «Cercavano qualche pezzo de carta». 
Odevaine: «Credo hanno litigato perché Alemanno ha pensato che ce li ha mandati questo». 

Le verifiche effettuate dagli specialisti hanno individuato un viaggio fatto da Alemanno in occasione di un Capodanno. Lui smentisce: «Millanteria totalmente infondata. Non ho portato mai soldi all’estero, tantomeno in Argentina. Il furto di cui si parla è avvenuto ad ottobre 2013 e basta aprire google per constatare che è stato ampiamente pubblicizzato. Per quanto riguarda il viaggio in Argentina ci sono stato per pochi giorni con la mia famiglia e un folto gruppo di amici a Capodanno 2011-2012 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia». 


CORRADINO MINEO, senatore Pd
Merkel e buona parte della classe dirigente di Germania pretendono che siano prima i sistemi e le politiche economiche nazionali a convergere, e solo dopo si costruirà l’unità d’Europa. Se nel frattempo Grecia, Spagna, Italia dovessero disintegrarsi sotto il peso degli interessi da pagare, della disoccupazione e del crollo della domanda interna, affari loro! 
Non sia mai che la formica tedesca paghi il prezzo per le cicale che un dì cantarono imprevidenti. Hollande e Renzi non hanno alternative, devono farsi piacere l'asfissiante dominio tedesco perché la crisi della grande industria e il peso dello stato in Francia, corruzione, evasione e inefficienza in Italia, sbarrano ogni altra via.

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