Renzi: "L'astensionismo è un dato impressionante". 7 giorni fa aveva parlato di "problema secondario".
Forse anche lui è un po' stanchino
GIUSEPPE CIVATI, dirigente del Pd
Mi sembra di poter dire che l’unico vero avversario del governo, l’unica
vera ragione di attrito, l’unico freno irresistibile, l’unico motivo di impasse
sia costituito dalla realtà
CORRADINO MINEO, senatore del Pd
Per cambiare il mondo, però, bisogna sapere in che direzione, e per
saperlo lo si deve prima interpretare.
Jobs act: il governo ha posto la fiducia
al Senato, poi si è ricreduto e ha lasciato che la Camera ne cambiasse il
testo, ora rifiuta ulteriori modifiche (chieste da tutte le minoranze Pd) e
vuole imporre di nuovo la fiducia.
Perché?
Per arrivare al 12 dicembre, data
dello sciopero generale, potendo dire “Già fatto”!
Padre NAJEEB MICHAEEL, Domenicano, studi in Francia, viveva nel monastero di Qaraqosh, a venti chilometri da Mosul,
«La notte che le bandiere nere sono entrate a Qaraqosh, nella piana di
Ninive, ho caricato i manoscritti sul camion, e sopra ho fatto salire le
persone, perché dovevo portare in salvo la gente assieme alla memoria della
nostra cultura, un popolo senza la propria memoria è un popolo perduto».
«Non solo testi cristiani, abbiamo sempre raccolto manoscritti
musulmani, yazidi, ebraici, armeni e di tutte le comunità che hanno abitato la
Mesopotamia: li raccoglievamo, e dopo averli restaurati e inseriti nel nostro
archivio digitale li riportavamo nei luoghi da dove provenivano, ecco perché
non li ho potuti salvare tutti».
«Salvare questi libri significa affermare che siamo ancora qui, questa è
la nostra terra natale, la nostra cultura fa parte di questi luoghi, dagli
albori della cristianità, nonostante tutte le difficoltà, le violenze, la
paura...so che hanno bruciato tutto, ma questi li ho salvati, e con loro la nostra
memoria».
«Ho fatto avanti e indietro sette otto volte quella notte con il
furgone» dice Majeet, il segretario del Vescovo di Mosul, anche lui adesso
sfollato ad Erbil. «Portavo la gente a metà strada, da lì potevano proseguire a
piedi, poi tornavo davanti alla chiesa e facevo un altro carico, l’ultimo erano
una quarantina, uno sull’altro. Quando sono tornato non c’era più nessuno, e
gli Isis erano dall’altra parte della piazza, così sono scappato anche io».
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