Nella programmazione a lungo termine delle iniziative del Blog "Il Novecento" occupa uno spazio costante e permanente. Ci proponiamo di esaminarlo (e possibilmente di capirlo) in ogni aspetto: culturale, fattuale, politico, etc.
Finora abbiamo tentato una rapida escursione nel "secolo breve" dal primo dopoguerra fino alla vigilia della seconda guerra mondiale.
Procederemo ancora a lunghi passi per poi analizzare i fenomeni e le vicende emblematiche. Pure quelle al livello locale.
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Come approcciare la seconda guerra mondiale
Lo storico Charles Maier, dell'Università di Harvard, suggerisce di suddividere la seconda guerra mondiale in quattro conflitti.
-Il primo ebbe come teatro di guerra l'Europa occidentale con l'attacco a Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio e Francia da parte di Hitler, nell'aprile del 1940, e la Gran Bretagna da sola a battersi sull'Oceano Atlantico e sul fronte dell'Africa del Nord.
-Il secondo conflitto, più ideologico, si aprì nel giugno 1941 in seguito all'invasione della Russia decisa dal Fuher e si concluse il 2 febbraio 1943 con la disfatta dell'armata tedesca a Stalingrado.
-Il terzo conflitto fu scatenata dall'espansione giapponese su tutto il Sud-est asiatico con il bombardamento della base navale americana di Pearl Harbour, il 7 dicembre 1941, che permise al presidente Roosevelt di tacitare l'opposizione di una opinione pubblica ampiamente pacifista e di far entrare gli Stati Uniti in guerra, anche se fino ad allora gli Americani si erano limitati a fornire un aiuto materiale agli inglesi e ai russi, all'interno del programma "Lend Lease".
Gli Stati Uniti che contribuiranno alla disfatta tedesca nel maggio 1945, potevano contare sulla superiorità degli armamenti, però il conflitto con i giapponesi rischiava di protrarsi a lungo e, per abbreviare i tempi, nell'agosto 1945 fecero ricorso alla bomba atomica.
-Il quarto conflitto, di minore ampiezza ma essenziale, ebbe per attori i movimenti di resistenza nei territori occupati di Francia, Belgio, Norvegia, Grecia, Iugoslavia, Polonia, Russia e Sud-est asiatico.
Si potrebbe aggiungere un quinto conflitto: le battaglie in Nord Africa e lo sbarco in Italia degli Alleati che portò al crollo della dittatura fascista.
La Seconda Guerra mondiale si distinse dalla Prima anche per il coinvolgimento non solo dei militari, ma anche dei civili. I bombardamenti tedeschi su Varsavia, Rotterdam, Londra e Coventry, quelli anglosassoni su Berlin, Amburgo, Dresda e, per finire, il lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasako, ebbero tutti come obiettivi la popolazione civile. Se a tali eventi si aggiungono gli effetti della fame, i morti fra i civili furno circa cinquanta milioni.
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