«A breve avremo tutte le carte sulla maxi operazione
immobiliare a spese del patrimonio della Regione, gestita all’epoca del governo
Cuffaro: ci lavoriamo da tempo, non appena avremo l’intera documentazione in
mano intraprenderemo le necessarie azioni legali a tutela della Regione e dei
siciliani».
«Sono convinto quell’operazione abbia prodotto un danno
notevole alla Regione. Da tempo stiamo verificando quanto accaduto, vogliamo
fare chiarezza su tutta questa storia».
EMANUELE PECHEUX, giornalista Avanti !
Occorre riconoscere che la Presidente, oltre ad essere seconda a
nessuno nel declinare banalità, non lo è neppure nell’ arte dell’omissione. Ed
è recidiva. Mesi fa, in occasione del convegno organizzato dalla Camera in
occasione dell’anniversario del rapimento e dell’assassinio di Giacomo
Matteotti, nella sua prolusione non pronunciò mai la parola “socialista”.
Curioso, considerato che Matteotti era un deputato socialista. Oggi, se
possibile, si è superata. Nel breve videomessaggio, nel commemorare un episodio
storico di importanza epocale è riuscita a non pronunciare mai la parola
“comunista”. Curioso, considerato che il muro fu ideato e fatto costruire da un
comunista a tutto tondo come Walter Ulbricht, all’epoca leader della DDR anche
conosciuta come la Prussia rossa.
L’on. Boldrini ha adottato un modo davvero singolare di
raccontare la storia, che evidentemente, quando i fatti non le garbano, prevede
che alla base dei suoi interventi vi sia il verbo “omettere”.
EUGENIO SCALFARI, giornalista e scrittore
Napolitano dunque se ne va. Compirà novant’anni in giugno e molti
speravano che restasse fino a quella data, invece non sarà così: le condizioni
fisiche che sarebbero sopportabili per sostenere normali responsabilità non gli
consentono invece di esercitare ancora per molti mesi le funzioni connesse alla
carica estremamente impegnativa che ricopre da otto anni. Darà le dimissioni
entro la fine dell’anno e probabilmente ne darà l’annuncio con il messaggio
alla Nazione del 31 dicembre prossimo. Si apre quindi fin d’ora il tema della
sua successione, nel quale non spetta certo a lui dare indicazioni di sorta.
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