domenica 23 novembre 2014

Hanno detto ... ...

ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA, editorialista del Corriere della Sera
Ma almeno nel nostro continente, e qui da noi in modo particolare, tutto l’universo storico in cui questa politica delle democrazie - grigia e costosa, ma per molto tempo efficace - è stata iscritta, scricchiola
Il mito della continua crescita economica non è più che un mito; il lavoro sta cessando di avere un valore coesivo tra individui e strati sociali: aumenta sempre più il divario tra chi ha e chi non ha, così come la differenza tra i destini dei singoli o tra ciò che significa vivere in un luogo o in un altro, mentre la secolarizzazione aggredisce alla radice l’intero mondo valoriale e simbolico dei tradizionali rapporti tra gli individui (dalla parentela alla genitorialità). In tutta Europa, insomma, si profila una crisi profonda dai contorni ancora imprecisi ma di sicuro inquietanti. Improvvisamente la democrazia si è trovata davanti un ospite inatteso: la povertà in crescita. Mentre masse sempre più ampie appaiono ideologicamente allo sbando, mentre si afferma dovunque e ad ogni occasione un rabbioso sentimento di rivolta contro le élites .

LUCREZIA REICHILIN, giornalista
La vera notizia non è che l’Italia sia l’unico grande Paese dell’eurozona ancora in recessione, ma che tutte le economie dell’Unione stentino a decollare e, in particolare, che la Germania abbia crescita piatta. La differenza tra il +0,07 tedesco e il -0,09 italiano è marginale, quella tra il numero tedesco e il +0,9 degli Stati Uniti, nello stesso trimestre, è molto più significativa. La zona euro si conferma in stagnazione mentre gli Stati Uniti mostrano da tempo una robusta ripresa. I dati recenti non fanno che confermarlo. 

VITTORIO ZUCCONI, giornalista
Affluenza in Emila Romagna e Calabria vicine a quelle delle politiche americane (36%). Stiamo diventando una vera democrazia..

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