Nonostante
la presenza a Contessa di istituzioni pubbliche e private (Comune, Parrocchie,
Scuola, Associazioni varie), che si occupano di cultura, sono piuttosto carenti
l'attenzione e l'impegno riservati alla informazione
finalizzata a far conoscere ai cittadini in particolare le iniziative culturali
realizzate o programmate ed in generale il vasto e peculiare patrimonio
culturale locale.
Contessa non ha un notiziario o una radio locale, ma da
qualche anno nel campo della cultura e dell'informazione un ruolo importante
viene svolto da alcuni contessioti tramite il periodico L'ARALDO ed blog
"ilcontessioto".
Il
blog "ilcontessioto"
di Domenico Clesi dal 2009 opera con le seguenti finalità: crescita del senso
civico; accrescere l'attaccamento alla storia e alla memoria di tutte le
comunità umane, nazionali e non; rendersi strumento per la salvaguardia
della cultura e dell'etnia degli arbëreshë di Sicilia, e non solo. Nell'ambito di
quest'ultima finalità, il blog dal 20 gennaio 2014 riporta testi, che riguardano storia,
territorio, personaggi e patrimonio culturale di Contessa, messi a disposizione
da Calogero Raviotta. I testi sono integrati con la bibliografia (fonti documentarie più
significative) e con la "sintesi cronologica" degli eventi che
riguardano Contessa ed il suo territorio, dalla fondazione di Entella ad oggi
(elenco di date e titoli in successione cronologica dal 1150 a. C.
fino al 2013 d. C).
Gli oltre 70 testi finora pubblicati possono essere consultati
nell'area tematica del blog "ilcontessioto" sotto il titolo (tag) Calogero
Raviotta.
Dal 2003
“L’Araldo” (www.laraldo.info) mensile di
attualità, cultura e sport, è strumento di informazione anche per Contessa: con
la collaborazione di Calogero Raviotta mette a disposizione la pagina “Cronache
e commenti di Contessa Entellina, comunità italo-greco-albanese”.
“L’Araldo”, viene diffuso sia a S. Margherita Belice, dove ha sede la
redazione, sia nei comuni limitrofi (Sambuca di Sicilia, Menfi, Poggioreale,
Salaparuta, Montevago, Contessa, ecc.) sia in altre località italiane ed
estere, dove risiedono emigrati dei comuni della Valle del Belice. Tramite
“L’Araldo” pertanto molti contessioti, residenti o emigrati, possono conoscere
vari eventi del paese natio, descritti negli articoli pubblicati. Tramite
“L’Araldo” inoltre molti non contessioti hanno la possibilità di scoprire che
Contessa Entellina è un’oasi etnica,
linguistica e religiosa e che ha un vasto e fertile territorio, ricco di
bellezze ambientali ed anche di testimonianze storiche, archeologiche,
monumentali. (Sintesi del patrimonio culturale locale: blog del 7 febbraio
2014).
In
ogni numero vengono proposti all’attenzione dei lettori gli eventi più significativi di Contessa Entellina, riguardanti principalmente vari aspetti della
vita locale (politica, religione, cultura, economia, storia, tradizioni, ecc.)
e l’attività delle sue principali istituzioni (Comune, Scuola, Parrocchie,
Associazioni).
Altri
canali di informazione sono le pubblicazioni monografiche che vengono stampate
e diffuse a Contessa dall'Associazione Culturale Nicolò Chetta (dal 1982) e
dal Centro Culturale Parrocchiale (dal 2003), per documentare le varie
iniziative culturali realizzate (mostre, convegni, tavole rotonde, conferenze,
ecc.). Dal 2005 le due istituzioni
curano la stampa e la diffusione di "Shega
- Melograno", che in forma
sintetica con testi e fotografie documenta gli eventi più importanti di ogni anno.
Attualmente è in corso l'elaborazione di "Shega 2014", testo
monografico che sarà diffuso nel mese di gennaio 2015.
Nella
piccola bacheca del Centro Culturale
Parrocchiale vengono esposti per qualche giorno informazioni varie che
riguardano Contessa. Nell'estate 2014 sono stati esposti in bacheca i testi di due
eventi locali, resi noti anche tramite L'ARALDO, che per il contenuto
originale possono risultare interessanti anche ai lettori del blog e pertanto
sono riportati di seguito.
Domenico Battista in bicicletta dalla Lombardia alla
Sicilia con breve tappa anche a Contessa.
Domenico
e la bicicletta sono una coppia in perfetta armonia: assieme hanno visitato
parecchie località dell'Italia e di altri paesi (Europa, Australia, ecc.).
Docente
nelle scuole professionali e grande appassionato della natura, Domenico Battista, attraverso sentieri, strade
provinciali e secondarie, durante le ferie ed il tempo libero, continua ad
accrescere la sua conoscenza di territori, bellezze ambientali, monumenti,
luoghi storici, ecc. che solamente andando a piedi o in bicicletta si possono
scoprire e ammirare.
Quest'anno
Domenico ha dedicato le sue vacanze a Roma ed alla Sicilia percorrendo molti
chilometri con la sua inseparabile bicicletta, attrezzata per i lunghi viaggi.
Dopo un breve soggiorno a Roma, si è imbarcato a Civitavecchia e partendo dal porto di Palermo ha percorso
strade provinciali e strade secondarie raggiungendo la casa di suoi amici nel
borgo Cozzo Finocchio di Contessa Entellina.
Ha
ripreso il suo viaggio il giorno successivo per visitare altre località della
Sicilia Occidentale: Sciacca, Menfi, Castelvetrano, Selinunte, Marsala,
Trapani, Erice, Isole Egadi, ecc., per attraversare infine i vari paesi della
costa tirrenica fino al porto di Palermo, da dove in nave ha raggiunto Genova e
quindi il suo paese di residenza in Lombardia, in provincia di Varese, portando
con se un indimenticabile ricordo di quanto ha visto e conosciuto, col vivo
desiderio di ritornare (come dal medesimo più volte dichiarato) per scoprire
altri aspetti del ricco patrimonio monumentale, storico, archeologico,
artistico, ….. della Sicilia.
Riflessione: quanti, che
vivono in Sicilia, scoprono, conoscono, visitano, apprezzano e valorizzano il
patrimonio culturale locale che tutto il mondo ci invidia?
Tra
i contessioti quanti conoscono il vasto, prezioso e originale patrimonio
culturale locale (storia, tradizioni, usi, costumi, varie espressioni
artistiche, ecc.) o hanno visitato le varie testimonianze monumentali e
storiche (S. Maria del Bosco, Castello di Calatamauro, Rocca e resti
archeologici di Entella, Castello di Vaccarizzo, ponti medioevali di Chiarello
e Senore, ecc.?
Shën Mëria e Muzgave - Madonna
delle Musiche
Nel
pomeriggio del 20 maggio 2014, in contrada Musiche, un sacchetto di plastica
pieno di spazzatura, buttato dalla sovrastante strada da un ignoto passante,
cade ai piedi di Paolo Francesco Spera, sfiorando la sua testa, mentre sta
curando l'orto in un campo della famiglia Cilluffo. Frugando nel sacchetto per
trovare qualche traccia del passante, non certo rispettoso dell'ambiente, trova
una statuetta della Madonna Immacolata. Sorpreso per l'evento insolito, pulisce
la statuetta e la appoggia su un
muretto.
Riflettendo
su quanto accaduto, nei giorni successivi
Paolo costruisce una originale piccola nicchia
di canne a forma di capanna, ornata di fiori.
Paolo
spesso, prima o dopo aver curato il suo orto, si ferma a riflettere
davanti alla statuetta della Madonna
ponendosi molti interrogativi sul significato che tale evento, per lui
straordinario, può avere nella sua vita.
Il
28 giugno, alle ore 18, presenti un gruppetto di contessioti, amici e parenti
di Paolo, i due parroci di Contessa (papas Jani e don Giorgio), benedicono la
piccola capanna con la statuetta, accanto alla quale l'artista Carmelo Giallo
colloca una piastrella di ceramica con l'iscrizione " Shën Mëria e
Muzgave - Madonna delle Musiche".
Da
qualche giorno molti in paese parlano di questo evento, alcuni con superficiale
curiosità, altri con moderato interesse ed altri ancora come occasione per una
riflessione personale religiosa.
Una
nuova testimonianza di culto popolare
nell'anno in corso si aggiunge così a Contessa alle numerose e originali
edicole votive (piccole nicchie con immagini sacre), che si possono ammirare
all'esterno di molte abitazioni del centro storico ed in case rurali, alcune
delle quali artisticamente e storicamente (secolo XIX) preziose e poste quindi sotto la tutela della
Sovrintendenza per i Beni Culturali.
Questo
evento richiama alla memoria il ritrovamento, sempre nella contrada Musiche, di
un mosaico, tra i resti del piccolo villaggio di S. Nicola, sepolto da una
frana nel secolo XIV, con l' immagine della Madonna Odigitria, nota oltre che
col titolo "Santa Maria della
Grazie" anche col titolo "Madonna del Muro", volgarmente detta
"Madonna della Favara", custodita e venerata nella cappella costruita
nel sec. XVI, come precedentemente descritto con notizie dettagliate nel blog
del 18 febbraio 2014 "La Madonna della Favara è un' Odigitria".
Questo
evento può suggerire anche un'ultima riflessione: l'attenzione provocata dalla
"Madonna delle Musiche" può essere una occasione utile per
ripristinare alcune antiche tradizioni religiose popolari, che da qualche hanno
vengono trascurate (pellegrinaggio alla chiesa rurale dell'Odigitria il giorno di
Pentecoste; pellegrinaggio a S. Maria del Bosco il 28 agosto; celebrazione
della S. Messa il 2 luglio nella cappella rurale di S. Calogero; pellegrinaggio
e celebrazione della S. Messa nella cappella di S. Antonino in contrada
Bagnatelle;….).
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