Dagli ambienti bene informati e dai giornali di oggi si apprende che
entro Natale a Palermo sarà nominato il nuovo arcivescovo.
Pare addirittura che la nomina di Papa Francesco possa giungere proprio
l’8 dicembre, nel giorno dell‘Immacolata Concezione.
La successione avviene in quanto l'Arcivescovo in carica, cardinale
Paolo Romeo, compirà 77 anni a febbraio, e già è da due anni in regime di prorogatio.
Impazza il “totonomi” tra gli addetti ai lavori e all'interno del clero
palermitano.
Sembrerebbe che in pole position ci sia l’attuale vescovo di
Caltanissetta, Mario Russotto, 57 anni, assistente spirituale del potente
Ordine di Santa Brigida. A Roma, Russotto, avrebbe secondo i bene informati il
totale sostegno della Segreteria di Stato e della Congregazione dei
vescovi.
Il vescovo di Caltanissetta si insediò alla guida della diocesi a soli
46 anni, ciò farebbe supporre che potrebbe divenire guida spirituale di
Palermo.
La vicenda non è innocua per Piana degli Albanesi dove, da quasi due
anni regna l'assenza di una guida. L'Amministratore Apostolico, Card. Romeo,
infatti ha avuto ben più rilevanti questioni all'interno dell'Arcidiocesi per
dedicare le necessarie cure all'Eparchia bizantina che versa in condizioni di
non governo.
Se è la volta buona per Palermo, potrebbe quindi essere pure la volta buona per
Piana degli Albanesi, dove nonostante la buona volontà di pochi sacerdoti manca
chi debba dare il senso ed il fine ad una Eparchia piccola demograficamente ma
grande, forse più grande dell'Arcidiocesi palermitana, se il vescovo che si
auspica venga scelto saprà intestarsi il cammino lungo i sentieri che portano
all'Ecumenismo che serve ai nostri giorni.
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