martedì 14 ottobre 2014

Flash sulla nostra storia

Ricordi di contadini
Quando nel Cinquecento, poi nel Seicento, nel Settecento, nell'Ottocento e fino a metà del Novecento esisteva la figura del "contadino", figura ben delineata nel suo essere, nel suo fare, nel possedere e financo nei suoi desideri, era uno spettacolo nelle mattinate, ossia all'alba, poter osservare da Giarrusso la fila di muli bardati che a sguardo d'occhio -da dove oggi si estende la villa comunale, per San Calogero e fino a Muricchio- l'uno dietro l'altro con lento procedere lasciavano l'abitato in direzione dei feudi, dei latifondi, per poi tornare in paese, poco prima di sera, sempre in fila -un mulo dietro l'altro e guidato dal rispettivo contadino-. 
Era raro vedere -da Giarrusso- nel corso  dei secoli sopra ricordati contadini che possedevano due muli, e ancora più rari quelli che possedevano una giumenta o un cavallo; era più facile che in quella chilometrica fila ci fossero contadini poveri con degli asini e tanti braccianti, che -invece- andavano a cercare lavoro nei feudi a piedi.

Ricordi di contadini
Quando il mondo contadino era dominante e rappresentava lo stile di vita del 98% della popolazione dei paesi che insistevano sui latifondi, in pratica tutti i centri feudali dell'interno dell'isola, era circostanza normale che si nascesse, si campasse sino alla vecchiaia e non si fosse mai assaggiato alimenti come la carne o altri generi proteici (se non qualche uovo) che oggi invece sono ricorrenti sulle tavole dell'isola.

Eppure un boccone "appetitoso" i contadini la sera lo provavano con le rane, "li giuràni" (termine di origine arabo).  Venivano acchiappate lungo i ruscelli o nei pozzi d'acqua e messi dentro la "coppola", regolarmente infilata in testa.
La sera quando veniva acceso, in un angolo della casa, il fuoco per cucinare la pasta con le verdure, dalla "coppola" veniva presa la giuràna e fatta arrostire fra le fiamme. Venivano quindi scuoiate e mangiate solamente nelle cosce, talvolta lessate e condite con olio e limone.
Era ovviamente roba da uomini stante che le donne inorridivano.
I vecchi che hanno ancora memoria di questa alimentazione assicurano che faceva gran bene alla salute: era rinfrescante e preveniva un sacco di malanni.


Oggi
Da una ricerca curata da un amico medico è risultato che oggi esistono ristoranti che propongono carni di rane e sarebbero prelibate, tenere, senza grasso, e dunque eccellenti dal punto di vista dietetico.

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