venerdì 12 settembre 2014

Enti Locali. Inefficienti, ma costosi

Tasi
Scorrendo i dati pubblicati sul sito del Ministero Economia e Finanza risulta che poco meno di 7.000 comuni hanno finora adempiuto all’onere di rendere pubbliche le deliberazioni consiliari attinente le aliquote e le detrazioni della tassa sui servizi indivisibili.
La pubblicazione non è solo un atto formale ma porta con sé aspetti decisivi sugli obblighi del contribuente. La mancata pubblicazione implica, peraltro, l’impossibilità di applicazione della deliberazione.
Il termine ultimo di scadenza della pubblicazione è comunque il prossimo 18 settembre.

TASI è l’acronimo di Tassa sui servizi indivisibili. La base imponibile è la stessa dell’Imu ed è a carico del proprietario o anche dell’eventuale utilizzatore  (90% il primo e 10% il secondo). I proventi della tassa sono destinati alla manutenzione della viabilità, illuminazione e verde pubblico.

Per quanto riguarda la casa principale (quella in cui il contribuente ha la residenza) l’aliquota base che i Comuni possono attivare va dallo 0,1% allo 0,25 senza che possano riconoscere detrazioni oppure fino allo 0,33, ma predendo in questo caso delle facilitazioni.
Per gli immobili secondari l’aliquota base è dello 0,1%, e va tenuto conto dell’Imu pagata sugli stessi. A Contessa Entellina l’Imu sulle seconde abitazioni dovrebbe essere lo l’8,5 per mille. La somma Imu+ Tasi non può superare l’1,06%. In casi particolari però il Comune potrebbe arrivare ad imporre (sommando le due voci) l’1,16%.

Nei Comuni che avranno pubblicato la deliberazione Tasi entro il 18 settembre i contribuenti dovranno pagare il tributo in due rate: entro il 16 ottobre e poi il 16 dicembre.
Torneremo su questo tema.

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