venerdì 1 agosto 2014

Modifica Costituzionale. Se il governo dedicasse l'impegno mostrato sulla modifica dei compiti del Senato alla situazione socio-finanziaria ed economica del paese Renzi ci guadagnerebbe in autorevolezza

Mare agitato al Senato della Repubblica, da giorni impegnato sulle riforme costituzionali proposte da Renzi sulla scorta dell'accordo del Nazareno (Renzi + Berlusconi).
Quando ieri si è passati al voto segreto, la maggioranza delle "larghissime intese" ne è uscita battuta.

Riflessione
Non è il contenuto dell'emendamento approvato da coloro che vogliono che "tutto cambi perchè tutto resti cosi come è" che fa discutere gli osservatori e gli stessi senatori. 
Al Senato è in corso un dibattito schizofrenico, infatti. 
La tematica che sta sul tappeto (la modifica della Carta Costituzionale), è sensazione, non interessa a nessuno.
Giornali, osservatori e politicanti raccontano e vivono quanto accade al Senato come una vicenda che dovrà concludersi a favore o a sfavore di Renzi.
Ovviamente una tematica come quella dibattuta comporta invece una posta in gioco molto più alta. Non è il destino di Matteo Renzi ad essere in gioco. E' il destino dell'Italia che affonda, quell'Italia che è tornata ald avere un tenore di vita degli anni settanta del Novecento.
Il nodo sul Senato dovrebbe essere solo un anello per tentare di mettere su una catena di credibilità su una Italia che oggi è peggiore, di gran lunga, di quella degli anni del tramonto della seconda Repubblica, quando i politici erano già furbastri ma "attenti" a conservare la forma. 
Oggi siamo in preda a politicanti furbastri e arruffoni che p-a-l-e-s-e-m-e-n-t-e  non lavorano per l'Italia, il loro Partito, ma semplicemente per i propri interessi personali di potere, di ambizioni, di influenza.

La posta in gioco è fra una Italia che si desti o una Italia che continui ad essere sotto il virus dei Scilipodi, dei partitini e dei ricatti.

Nessuno dubita che alla fine Renzi, che sta mettendo la faccia sul cammino intrapreso, potrebbe pagare un prezzo, per lui, alto. 
In molti si stanno accorgendo che egli, è vero, sta mettendo la faccia su un tipo di riforma, quella costituzionale, che di per sè merita tempo ed attenzione notevole; al contempo egli sta trascurando (volutamente o per incompetenza ?) di curare la vera malattia del paese: il tenore di vita della gente è tornato ad essere quello degli anni settanta del Novecento.
Il paese non produce, vive sulle spalle di chi ancora continua a sottoscrivere il debito del paese. mah ! Non durerà ancora per lungo tempo.
Se non viene usata la terapia appropriata in campo economico non salterà il Renzi di turno: salterà l'Italia !

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