di Paolo Borgia
Credo che il plurale dei nomi e degli aggettivi che li qualificano sia la parte più anarchica, in apparenza, della lingua arbrescia.
In realtà questa lingua segue come prima regola l'orecchiabilità.
Ho provato a rivedere dei vecchi appunti di gioventù,
A voi l'ardua lettura.
Ho provato a rivedere dei vecchi appunti di gioventù,
A voi l'ardua lettura.
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IL NUMERO DEI NOMI
I nomi
nell’arbrescio possiedono i
significati grammaticali del genere, del numero, del caso e della forma, cioè possono essere di generi diversi (genere maschile - ungël -, femminile - emtë - o neutro - ujë -); si possono usare nel numero singolare o plurale (- vëllà - vëllezër -), come pure declinare
in casi diversi (nominativo - pula -,
genitivo - gjelit -, dativo - gjellës -, accusativo - kalin - ecc. ).
I nomi possono
accompagnarsi con articoli posteriori ed allora diciamo che sono nella forma
determinata (grua-ja, burr-i, ujë-t).
Viceversa quando non sono accompagnati da articoli posteriori, diciamo che
sono nella forma indeterminata (mollë, shesh,
krye).
Il significato del numero, a differenza degli altri
significati, presenta una pluralità di modi che in un certo senso sfuggono ad
una rigida e semplice parametrizzazione. A ciò corrisponde una certa difficoltà
nell’apprendimento di parole non appartenenti al parlare consueto quotidiano.
Persino i migliori dizionari talvolta ci danno poche indicazioni o dispensano
più di una forma, confidando più nell’intuito dell’utente, abbinato al suo
contesto di provenienza, piuttosto che in
paradigmi univoci.
La maggior parte dei nomi in arbrescio si usa nei due
numeri. P.es.:
- Dje më erdhi një mik, i cili më solli një libër
të ri. Ky ish një roman i bukur, ku përshkruhet (si descrive) një ngjarje me një përfundim prekës
(commovente).
- Dje më erdhën ca miq, të cilët më sollën disa libre (/a). Këta ishin disa romane,
ku përshkruheshin ngjarje me përfundime prekëse.
Ci sono, però, nomi, che si usano solo nella forma del
numero singolare o solo nella forma del numero plurale. Tra quelli usati solo
nella forma del numero singolare, citiamo:
1. Alcuni nomi collettivi, che sono parole
derivate, come vegjëlì - infanzia, djalërì - gioventù, çupërì - adolescenza, pleqërì - vecchiaia,
miqësì - amicizia .
2. Alcuni nomi
astratti, che sono altresì parole derivate, come arsim - istruzione,
drejtësì - giustizia, paditurì - ignoranza, pastërtì - pulizia purezza, barazì
- eguaglianza, pabarazì - ineguaglianza, vogëli - infanzia, ngadalësì -
lentezza.
3. Alcuni nomi concreti, che indicano materia, presa come un
intero indiviso, come hekur, bakër(Cu), alumin, nikel, argjend,
kripë (e gjellës), vaj, djathë.
4. Alcuni nomi diversi come vapë, verì(nord),
jugë(sud), kollë, ajër, urì, et o etje.
5. I nomi propri di uomini, animali, posti
ecc., come Ariana, Gjergji, Arbëria. Alcuni nomi, però, qualche volta si usano
anche al numero plurale, così si usano p.es. i cognomi, quando indicano i
componenti di una famiglia o di una tribù-stirpe-parantela(fis). P.es. Balshajt
kanë sunduar në Shqipërinë Veriore. Kastriotët si kryeqytet të
principatës së tyre kishin Krujën.
Ci sono anche nomi, che s’usano solo nella forma del
numero plurale. Tali sono p.es. alcuni nomi:
1. di oggetti
costituiti da due parti come brekë-t, pantallona-t, syze-t - occhiali, hejbe-të (duaku),
vithe-t(bythët, mollaget) - glutei
chiappe.
2. con significato
collettivo come dhen-të - pecorame, shtërpinj-të - rettili, të holla-t -
denaro, të mbjella-t - semina, të korra-t - raccolto, të lashta-t - cereali.
3. di malattie ecc. come ethe-t (febbre), shyta-t
(orecchioni).
IL PLURALE DEI NOMI
DEL GENERE MASCHILE
Il plurale dei nomi del genere maschile in arbrescio non è
semplice.
- La gran parte dei nomi maschili forma il plurale,
aggiungendo una qualche desinenza al tema del singolare, come p.es. një lis
- dy lis-e (/a).
- Un'altra parte dei nomi maschili nel numero plurale
subisce variazioni fonetiche nel suo tema, come një dash - dy desh, një plak
- dy pleq. Altri nel numero plurale, non solo subiscono variazioni
fonetiche nel loro tema ma prendono anche qualche suffisso, come një breg -
dy brigj-e - rialto dosso riva, një shteg - dy shtigj-e - sentiero
scriminatura, një truall - dy troj-e.
- Ci sono, però, anche nomi maschili, che nel numero
plurale escono con la stessa forma grammaticale del singolare. P.es. një
nxënës - dy nxënës, një mësues - dy mësues, një elbasanas - dy elbasanas, një
katanis - dy katanis.
1. Le desinenze, con le
quali si forma il plurale dei nomi maschili, sono: -a, -e, -ë, -ër, -inj
ecc.
Prendono nel numero plurale la desinenza:
a. -a Formano il plurale con la desinenza -a
anche i nomi burrë, çun, kedh (kec, kaciq), plesht, derr, kotorr ecc. P.es. një burrë -
dy burra.
b. -e i nomi maschili del tipo libër, emër (il cui tema termina in –ër).
Nel numero plurale rigettano la vocale non accentata -ë-. P.es. një
libër - dy libr-e (/a), një ministër - dy ministr-e (/a), një emër - dy emr-e
(/a).
i nomi maschili formati
col suffisso -im, come gëzim, përparim, mësim, fillim, mbarim
ecc. P.es. një mësim - dy mësim-e.
Formano il plurale con la desinenza –e anche i nomi maschili, il
cui tema termina con -nd, -et e ion, come vend, send,
kuvend, kënd, gytet, komitet, epitet, universitet, aksion, revolucion, seksion.
P.es. një vend - dy vend-e, një send - dy send-e, një qytet - dy qytet-e,
një revolucion - dy revolucion-e.
Ma il nome prind
al plurale fa prind-ër. Forma il plurale con la desinenza -e
anche qualche altro nome come komb(nazione), fis, mal, dëm, zakon,
ves(vizio) viç, plep, lis,. P.es. një mal - dy male, një zakon - dy zakon-e.
OSSERVAZIONE. I nomi del genere
maschile, che formano il plurale con la desinenza -e, nell'albanese letterario nel numero plurale
comunemente si associano cogli aggettivi del genere femminile, cioè nel numero
plurale essi cambiano di genere.
c. -ë i nomi
maschili, formati col suffisso -an, -ar, -tar, -tor, -ak, -ok ecc. come dibran,
parkitan, shkodran, qytetar, fshatar, pogradecar, shqiptar, tregtar, punëtor,
fierak, durrsak, rosak, patok. P.es. një dibran - dy dibran-ë, një
parkitan - dy parkitan-ë, një qytetar - dy qytetar-ë, një shqiptar - dy
shqiptar-ë. Così pure një vlonjat - dy vlonjat-ë, një gjirokastrit - dy
gjirokastrit-ë.
d. -ër alcuni
nomi maschili come prind, mbret, nip, lab. P.es. një prind - dy
prind-ër, një nip - dy nip-ër (anche nipa) ma anche prindra, nipra.
2. Come s’è messo in
evidenza sopra, una parte dei nomi maschili nel numero plurale subisce
variazioni fonetiche nel suo tema.
a. Così, i nomi
maschili, il cui tema nel numero singolare termina con le consonanti -k, -g,
nel plurale trasformano queste consonanti in -q, -gj. Questa regola
vale per quei nomi maschili, che sono parole primitive,come mik, fik, ulk,
bujk, zog, murg. P.es. një mik - dy miq, një bujk - dy bujq, një zog -
dy zogj, një murg - dy murgj. Alcuni nomi maschili di questo tipo nel
numero plurale variano anche la vocale del tema ed alcuni altri prendono anche
la desinenza del plurale -e come një plak - dy pleq, një lak - dy
leq-e -trappola, një breg - dy brigj-e, një shteg - dy shtigj-e, një burg - dy
burgj-e - carcere, një shtog - dy shtogj-e - sambuco. Ma dy shok-ë,
lek-ë, mjek-ë, gjeolog-ë, arkeolog-ë.
b. I nomi maschili, il
cui tema nel numero singolare termina con la consonante -ll o con la
consonante -r, nel plurale cambiano la consonante in -j, come një
buall - dy buaj- bufalo, qiell - qiej, diell - diej, shekull - shekuj, brumbull
- brumbuj, artikull - artikuj, bir-bij, lepur-lepuj, flamur-flamuj (ma
anche flamur-flamur-ë). Alcuni nomi di questo tipo nel plurale prendono
anche la desinenza -e, come pyll- pyj-e - bosco, truall -troj-e
(da truaj- e).
c. Alcuni nomi
maschili, che nel nominativo indeterminato singolare oggi escono con il tema in
vocale accentata, nel numero plurale prendono la desinenza –nj, come pe
- pe-nj -filo, kufi - kufi-nj, mulli - mulli-nj, glu - glu-nj, hu - hu-nj, lëti
- lëti-nj.
d. Alcuni nomi maschili
nel numero plurale cambiano soltanto la vocale del tema da -a- in -e-,
come dash - desh, cjap - cjep. Altri nomi di questo tipo nel numero
plurale prendono anche la desinenza -ër, come kunat - kunet-ër, atë -
et-ër, mëzat - mëzet-ër - giovenco.
3. Alcuni nomi maschili
formano il plurale senza alcuna desinenza, cioè escono con la stessa forma
gramm.le sia al singolare sia al plurale. Tali sono i nomi maschili, formati
col suffisso -ës e -as, come nxënës, tiranas. Ma il nome çelë-s
(chiave) al plurale fa çelësa.
4. Ci sono anche alcuni
nomi, che formano il plurale in modi poco o molto irregolari, come njeri -
njerëz, vëllà - vëllezër, gardh - gjerdhe, thes - thasë, rreth - rrathë.
IL PLURALE DEI NOMI DEL
GENERE FEMMINILE
Una parte dei nomi del
genere femminile forma il numero plurale aggiungendo al tema del singolare la
desinenza -a, come një mbesë - dy mbes-a, një flutur - dy flutur-a.
Ma molti altri nomi del
genere femminile nel numero plurale escono con la stessa forma del numero
singolare, come një javë - dy javë, një lule - dy lule.
1. Prendono la
desinenza -a nel numero plurale quei nomi del genere femminile, il cui
tema termina con le consonanti -r, -l, -ll. Quando davanti a queste
consonanti si trova la consonante non
accentata -ë-, questa nel numero plurale cade. P.es. motër-motra,
letër-letra, kodër-kodra, flutur-flutura, vegël-vegla, thnegël-thnegla
(milingona), gogël-gogla - carezza, vetull-vetulla - sopraciglio,
kumbull-kumbulla.
Formano il plurale con
la desinenza -a anche quei nomi del genere femminile, che hanno preso il
suffisso -zë o -z. P.es. Librezë-libreza, dorëz-dorëza. Ma
një vezë - dy vezë.
Forma il plurale con la
desinenza -a anche una parte dei nomi del genere femminile, il cui tema
termina con la vocale non accentata -ë. Questi nomi perdono la vocale
finale -ë del tema, quando prendono la desinenza del plurale -a.
P.es. Nënë-nëna, plakë-plaka, zogë-zoga, mbesë -mbesa,
dardhë-dardha, verë-vera(estate), dhomë-dhoma.
2. Escono con la stessa forma gramm.le sia nel singolare
sia nel plurale, tutti i nomi del genere femminile, il cui tema termina con le
vocali -a, -e, -i, -o (accentate o non accentate). P.es.: Kalà
(rocca), ve, re, lule, nuse, fshatare (contadina), shtëpì, kusì (pentola), tepsì
(teglia), stolì (abbellimento), radio, manto.
Esce pure con la stessa forma, sia nel singolare sia nel
plurale, una parte dei nomi femminili, il cui tema termina con la vocale -ë
non accentata. P.es. Javë, ditë, hundë, lugë.
Osservazione: Il nome grua al plurale fa gra,
il nome natë nel plurale fa net, mentre i nomi dorë e derë
nel plurale perdono la vocale finale -ë e la vocale accentata del tema
la svolgono in un gruppo di vocali: dorë-duar, derë-dyer.
Il nome gjë nel plurale fa gjëra.
IL PLURALE DEI NOMI DEL GENERE NEUTRO
I nomi del genere neutro vaj, djathë, gjalpë, mjaltë
ecc., che indicano materia, presa come un intero indiviso, comunemente si usano
solo nel numero singolare. Tuttavia, questi nomi li troviamo usati anche nel
numero plurale con la desinenza -ra ed indicano generi e qualità diverse
della materia, che designa il nome del genere neutro.
P.es. si confrontino: Arbëria prodhon shumë vaj.
Arbëria prodhon vajra të mira. Bleva pesë kile djathë. Djathërat e krahinave
malore janë të shijshëm.
Il nome del genere neutro krye, nel plurale fa kre-rë
(/ra).
Non si usano al plurale i verbi al participio passato
sostantivati con l’articolo anteriore. P.es.:
Të klënë -it, të pasur -it, të ngrënë
-it, ecc.
IL NUMERO DEGLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI
Anche il numero degli aggettivi è condizionato dal numero
dei nomi, che qualificano. Così, quando il nome è nel numero singolare, anche
l'aggettivo si usa nel numero singolare. Viceversa, quando il nome è nel numero
plurale, anche l'aggettivo si usa nel numero plurale. P.es. Ai është një djalë
i mirë e trim. Ata janë djem të mirë dhe trima.
Gli aggettivi del genere maschile formano il numero
plurale come segue:
1. Quando sono articolati, in generale cambiano soltanto
l'articolo anteriore, volgendolo nella forma del plurale (të). P.es. i
mirë - të mirë, i verdhë - të verdhë, i ditur - të ditur, i zellshëm - të zellshëm,
i drunjtë - të drunjtë.
Ma: i lig - të ligj, i vogël - të vegjël, i ri - të
rinj (o të rij), i madh - të mëdhenj, i keq - të këqi, i zi - të zes (o të
zinj).
2. Gli aggettivi non
articolati del genere maschile formano il numero plurale come segue:
a. Quando non sono
parole composte, aggiungono al tema la desinenze -ë, come një djalë besnik
- ca djem besnikë; dinak - dinakë (furbo), guximtar – guximtarë.
Fanno eccezione: plak
- pleq, trim - trima.
b. Quando sono parole composte, gli aggettivi del genere
maschile il numero plurale comunemente lo formano così come lo formerebbe
l’elemento finale della parola composta, come : një djalë zemërgur - ca djem zemërgurë
(con la desinenza -ë: confronta një gur - ca gurë). Një
njeri mendjemadh - ca njerëz mendjemëdhenj (confronta: i madh
– të mëdhenj). Një njeri zemërbardhë - ca njerëz zemërbardhë
(con la stessa forma in tutte e due í numeri; confronta i bardhë - të bardhë).
Gli aggettivi del genere femminile formano il numero
plurale come segue:
1. Quando sono articolati, alcuni aggettivi del genere
femminile cambiano solo l’articolo anteriore da e in të, mentre
altri prendono la desinenza -a.
a. nel numero plurale cambiano soltanto l’articolo
anteriore da e in të gli aggettivi del genere femminile che
terminano in -e come p.es.:
Një shkollë e mesme - ca shkolla të mesme;
così pure e kuqe - të kuqe, e ndershme - të ndershme,
e sjellshme - të sjellshme.
Fanno eccezione: e madhe - të mëdha, e re - të reja, e
ve - të veja, e keqe - të këqia.
b. nel numero plurale cambiano gli articoli anteriori da e
in të e prendono la desinenza -a gli aggettivi del genere
femminile, che nel numero singolare non terminano in -e ma in un altro
suono, come :
Një vajzë e mirë - ca vajza të mira; così
pure e gjatë - të gjata, e zgjuar - të zgjuara, e ditur - të ditura.
2. Gli aggettivi non
articolati del genere femminile formano il numero plurale nel seguente modo; quando nel numero singolare:
a. terminano in -e, tutti gli aggettivi non
articolati (comprese le parole composte) del genere femminile nel plurale
escono con la stessa forma del singolare, come: një vajzë besnike dhe guximtare - ca vajza besnike
dhe guximtare; një vajzë flokëkuqe - ca vajza flokëkuqe.
Fanno eccezione: mendjemadhe - mendjemëdha, shpirtkeqe
- shpirtkëqia (come e madhe - të mëdha, e keqe - të këqia).
b. non terminano in -e, ma in un altro suono, gli aggettivi non
articolati (comprese le parole composte) del genere femminile nel plurale
prendono la desinenza -a, come: një grua plakë, zembërbardhë
e dorëlëshuar - ca gra plaka, zembërbadha e dorëlëshuara.
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