mercoledì 2 luglio 2014

L'arbëresh. Cinque secoli di persistenza in un mondo linguisticamente comunque frastagliato

Sarebbero sette i gruppi dei dialetti italiani, da nord a sud:
1. I dialetti Gallo-Italici: Piemontesi, Lombardi Occidentali, Lombardi Orientali, Liguri, Emiliani, Romagnoli, Gallo-Italici lucani, Gallo-Italici siciliani.
2. I dialetti Veneti: Veneti Occidentali, Veneti Centrali, Veneti Settentrionali, Veneti Lagunari, Veneti Coloniali, Veneto-Pontini.
3. I dialetti Trentini centrali.
4. I dialetti Toscani e Corsi: Toscani, Corsi e Sardo-Corsi.
5. I dialetti Mediani: Viterbesi, Umbri, Marchigiani Centrali, Romaneschi, Sabini, Ciociari
6. I dialetti Meridionali: Abruzzesi, Molisani, Campani (Napoletani), Dauno-Garganici (Foggiani), Apulo-Baresi, Lucani
7. I dialetti Meridionali Estremi: Salentini, Calabresi, Siciliani.
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Zone d’Italia dove non si parlano dialetti italiani: nella mappa  si parlano lingue che non fanno parte della famiglia italiana.
Si tratta di tutta la fascia più occidentale del Piemonte, e tutta la Valle d’Aosta, dove si parlano varianti del francese, così come nella parte nord-occidentale della Valsesia;
Di quasi tutta la provincia di Bolzano e della parte settentrionale della provincia di Belluno, dove si parlano varianti del tedesco. Di quasi tutto il Friuli-Venezia-Giulia, diviso fra dialetti tedeschi e slavi;
Nel meridione troviamo qua e là macchie grigie che indicano isole linguistiche in cui si parlano dialetti greci o albanesi.
Quasi tutta la Sardegna è grigia, tranne l’estremo nord dove si parlano dialetti della famiglia toscano-corsa, e tranne una piccola isola a sud ovest dove si parla il Tabarchino, una variante del dialetto genovese.
Nel meridione troviamo qua e là macchie grigie che indicano isole linguistiche in cui si parlano dialetti greci o albanesi.

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