Il benessere degli italiani nei 150 anni trascorsi dall'Unificazione del Paese e' enormemente cresciuto. Lo evidenzia uno studio della Banca d'Italia di due anni fa' curato da Andrea Brandolini e Giovanni Vecchi.
Il progresso nelle condizioni di vita materiali è stato considerevole, evidenziato da una crescita del PIL pro capite di 13 volte tra il 1861 e il 2010 e una forte diminuzione delle ore di lavoro e quindi dello sforzo prestato.La redistribuzione del reddito dalle fasce alte a quelle piu' basse e' stata costante e crescente lungo i decenni. Si e' invertita pero' negli ultimi due decenni (l'era Berlusconi, Prodi, D'Alema ...)?Manco a dirsi gli anni di maggiore redistribuzione sono stati quelli del primo centro-sinistra quando il tenore di vita della gente crebbe significativamente.Il progresso del paese non ha riguardato solo la dimensione economica: i livelli di scolarizzazione sono cresciuti nettamente, seppur meno che in altri paesi, mentre lo straordinario aumento della speranza di vita alla nascita ha spinto l'Italia nelle prime posizioni delle graduatorie internazionali. Nel nostro paese vivono proporzionalmente piu" centenari che altrove.
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