lunedì 26 maggio 2014

Renzi ha vinto. Sia Berlusconi che Grillo hanno lavorato per il successo dell'ex sindaco di Firenze


Il Pd di Matteo Renzi ha stravinto le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. 
Accanto ai meriti indubitabili del giovane leader che ha disancorato il suo partito dai rituali e dalla arcaica cultura della sinistra di estrazione comunista ed lo ha fatto aderire al Partito Socialista Europeo, hanno contribuito alla vittoria del Pd gli errori degli avversari, di Grillo e di Berlusconi.

Ma vediamo con ordine:
1) Hanno votato Pd tante persone rassicurate dall'eclisse di tanti personaggi fuori tempo massimo alla D'Alema, alla Veltroni, alla Bindi etc. il cui comportamento sapienziale dei decenni trascorsi ha fatto danni al nostro paese. 
Hanno votato Pd tanti ex-grillini spaventati dalle grida e dalla rabbia del Beppe, evocatore dei peggiori dittatori dell'umanita' ed intenzionato ad instaurare il clima dell'Inquisizione con i tribunali del popolo. 
Beppe -lo scrivono e dicono in tanti- e' stato il principale collaboratore per il successo di Matteo.
Tanti ex elettori berlusconiani -inoltre- colpiti dalle lodi che il condannato di Arcore ha intessuto negli ultimi tempi nei confronti di Matteo le hanno interpretate come designazione ereditaria del suo potere.
2) hanno portato voti al partito di Renzi -inoltre- le mosse di questi tre mesi di governo, compresa quella degli 80 euro mensili in busta paga. Hanno -ancora- colpito l'immaginario pubblico gli attacchi di Renzi al costo della politica, la volonta' di abolire il Senato e quella di ridurre le retribuzioni dei super-dirigenti pubblici.
Su questi temi Grillo gridava e auspicava (ritenevano in tanti) il tanto peggio, quel tanto peggio che gli serviva per trovare nuova linfa alle ulteriori grida; Renzi di contro operava ( bene o male che potesse fare).
I collaboratori di Berlusconi che finivano in galera davano pure essi grande aiuto a Renzi (si pensi a Dell'Utri, Scajola, ....).
Renzi sostanzialmente si e' assorbito l'elettorato di sinistra, quello di sempre che fosse comunista o socialista, e quello di centro ( l'udc e' sparito, scelta civica pure, ncd e' stato ridotto all'osso).
3) il fatto che solamente il 60% degli italiani si sia recato a votare ha ulteriormente favorito Renzi. Chi finora ha votato a destra e' deluso di un leader (Berlusconi) inagibile e tardo a decidere ed ha preferito restare a casa, mentre gli altri, quelli attratti dal renzismo rampante, hanno ritenuto giusto "provare".
Potremmo continuare, ma per oggi ci fermiamo qui.


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