venerdì 30 maggio 2014

Hanno detto ... ...

VITTORIO ZUCCONI, giornalista
Chi costruisce i muri del "noi contro loro" finisce per restarci chiuso dentro.

FRANCESCO CAPPELLO, capogruppo M5S all'Ars
-«Il presidente (ndr. Ardizzone) ci ha messo sotto accusa perché abbiamo sollevato il problema anche sulle tv nazionali e ha usato tutto il parlamento per regolare un conto aperto con noi. Ardizzone non ha più il primato morale perché ha dimostrato di non essere superpartes e inoltre non sa di che parla: la questione del vitalizio non è di natura penale, ma economica».
-«Perché allora – si è chiesto - non estendere (ndr. la spending review ) questa norma anche a quelli per mafia? Avevamo chiesto di farlo fin dall’inizio, da quando la commissione stava mettendo a punto il testo di legge, ma la proposta è stata bocciata, così come è successo in aula». 

GIORGIO CIACCIO, deputato Ars m5s
-«Sono mesi  che chiediamo agli uffici dell’As - semblea di sapere chi prende i vitalizi e che vengano rese note le buste paga dei dipendenti dell’Ars e soprattutto del segretario generale. Ma le nostre richieste non hanno mai avuto seguito. Sono dati a noi inaccessibili: Ardizzone si riempie la bocca della parola trasparenza e poi ci impedisce di avere informazioni che essendo deputati siamo più che titolati ad avere ». 

GIOVANNI ARDIZZONE, Presidente Ars
 Regalerò ai deputati grillini una copia del libro “il grillo parlante”, edito nel 1983 da un autore contemporaneo come Roberto Gervaso, sottolineandogli l’aforisma: “la morale ci dice quello che dobbiamo fare. Il moralismo quello che gli altri facessero”.

DAL DOSSIER DEI CINQUESTELLE SUL DOPO ELEZIONI
«Non siamo da governo. Ciò che i parlamentari hanno percepito è stato l’atteggiamento di sfiducia nei loro confronti. Seppur elogiati per il loro impegno, i parlamentari del M5S non sono ancora percepiti come affidabili. Si ritengono poco concreti (la battaglia sul 138 l’hanno capita ben poche persone). Mancano di umiltà e a volte sono percepiti come saccenti».

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