mercoledì 9 aprile 2014

Monaci Basiliani. In Sicilia il Cristianesimo fu bizantino n. 2

Durante il dominio normanno verosimilmente si posero le basi perche' in Sicilia avvenisse la profonda trasformazione etnico-culturale della popolazione locale che da almeno diciasette secoli era di lingua e formazione greca. Il processo verso la latinizzazione ( mai avvenuta durante il dominio romano) fu lento e mai forzato;  con gli Svevi invece fu impressa una forte accellerazione. In eta' normanna infatti dai monti Nebrodi ai Peloritani si assistette ad un grande proliferare di insediamenti monastici di rito bizantino e alla costruzione delle splendide cattedrali e chiese ricche di mosaici bizantin (Cefalu', Monreale, Cappella Palatina, Chiesa della Martorana etc.). Per le comunita' basiliane fu in un certo senso una stagione d'oro prima di essere via via escluse ed esautorate dai rampanti cugini di rito latino.
La vitalita' delle comunita' basiliane in periodo normanno ci e' oggi tramandata dai tanti dossier agiografici dei santi anacoreti di Sicilia.
Quello basiliano era un monachesimo che preferiva il silenzio, la solitudine eremitica, piuttosto che la convivenza in monasteri ed era insofferente alla stabilita' in un luogo fisso tanto cara invece ai benedettini. Esistevano, anche in periodo musulmano, semicomunita'  basiliane  (sull'esempio delle laure di Palestina) dove i monaci alternavano periodi di protratta solitudine in luoghi disagiati e spesso difficilmente raggiungibili e talora in lunghe peregrinazioni che li portavano fino in Egitto e a Gerusalemme alla vita comunitaria.
Una delle figure di eremiti greci di Sicilia piu' conosciuta e' Sant'Elia di Enna ( 823-903). Per due volte fu ridotto in schiavitu' dai musulmani e sempre e' riuscito ad iniziare peregrinazioni per tutto il Nord Africa fino alla Palestina e poi, attraverso l'Anatolia e la Grecia fino alla Calabria. Mori' a Tessalonica lungo il percorso che doveva condurlo a Costantinopoli, dove era stato convocato dall'Imperatore Leone VI.
Il monachesimo basiliano dell'isola fu -in periodo normanno-  un germoglio di Cristianesimo greco-siculo sostenuto dalla dinastia degli Altavilla col fine precipuo di ridare fiato alla fede in una terra dove gli islamici avevano avuto la meglio per quasi duecento anni. Ripristinate il Cristianesimo in Sicilia non poteva significare altro che riallacciarsi alla tradizione bizantina.
(segue)

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