venerdì 11 aprile 2014

BORGHI ERAS NEL TERRITORIO DI CONTESSA ENTELLINA ... ... di Calogero Raviottra

Piano  Cavaliere -  Cozzo Finocchio - Roccella - Castagnola - Pizzillo      
 Nel 1952 e negli anni seguenti, in attuazione delle leggi sulla riforma agraria, nel territorio di Contessa Entellina, vengono espropriati dei feudi, in tutto o in parte, che vengono divisi in piccoli lotti (mediamente 4 ettari), assegnati, a sorteggio, a braccianti sia di Contessa Entellina sia dei paesi limitrofi.
Nel feudo Piano Cavaliere sono assegnati 53 lotti, nel feudo Gurgo 10, nel feudo Carrubba 1, nel feudo Carrubelle 10, nel feudo Roccella 20, nel feudo Castagnola 24, nel feudo Petraro 14, nel feudo Portone 8, nel feudo Costiere 4,  nel feudo Sommacco 1, nel feudo Chiappetta 1, nel feudo Mazzaporro 1.
Dopo il 1952 vengono costruiti inoltre degli edifici, da destinare ad abitazione degli assegnatari dell’ERAS, raggruppati in piccoli borghi rurali, che prendono il nome delle località in cui sono sorti (tra parentesi il toponimo albanese): Castagnola (Kastanjolla), Cozzo Finocchio (Rahj Mbrait), Piano Cavaliere (Fusha Kavalerit), Pizzillo (Pucili),  Roccella (Rriçela).

Tutti i borghi però non comprendono abitazioni ed edifici di uso comune :
-    Piano Cavaliere: abitazioni unifamiliari degli assegnatari, chiesa con casa canonica, edificio scolastico, due abbeveratoi e stalla sociale;
 -   Roccella: abitazioni per gli assegnatari ed  edificio scolastico;
-    Pizzillo chiesa ed edifici di uso comune, (mancano le abitazioni per gli assegnatari;
-    Cozzo Finocchio:  abitazioni per gli assegnatari ed un abbeveratoio;
-    Castagnola poche abitazioni per gli assegnatari e chiesa.
La costruzione degli edifici dei borghi dell’Eras è in gran parte completata nel 1954 ed il primo agosto di tale anno vengono  consegnate formalmente le abitazioni.
Di seguito viene riportato il testo del discorso rivolto ai presenti, in tale occasione, dall’assessore comunale di Contessa Entellina  Nicolò Clesi: assegnatari, cittadini di Contessa, autorità regionali, provinciali e locali.
“Sento il dovere di porgere un vivissimo grazie alle Autorità regionali ed a tutti gli intervenuti a questa sacra funzione, che si é svolta in quel grande  tempio, che ha per volta il cielo e per pavimento la terra.
Un augurio vivissimo indirizzo, a nome mio personale e della cittadinanza tutta, che amministro, ai signori assegnatari, che oggi hanno preso possesso dei fabbricati rurali, innestandosi così sulla terra, nutrice di tutti i popoli, iniziando una simbiosi armonica e mutualistica, imboccando decisamente la via maestra, che immette in una agricoltura  più prospera, più redditizia.
Questa funzione ha un  significato enorme: senza il ripopolamento delle campagne non vi può essere progresso concreto in agricoltura, d’altra parte dove fiorisce l’agricoltura tutto fiorisce.
Un ringraziamento vivissimo va indirizzato al Governo attuale, che, conscio della responsabilità scaturitagli dal responso delle elezioni, si é sforzato di migliorare l’uomo per la terra e la terra per l’uomo.
In questa consegna di abitazioni rurali il Governo concede ai braccianti di ieri la pedana per il lancio del salto, che trasformerà il misero volto di questa Italia Meridionale ed Insulare, dove fino a poco tempo addietro l’occhio del visitatore stanco non trovava neppure un filo di erba verde per riposarsi, dove raro era perfino il muggito del bue, in un florido e ridente giardino.
Particolarmente sento il dovere di ringraziare l’Assessore Germanà, il vigile carabiniere della Riforma Agraria Siciliana, per averci onorato della  sua presenza, e per aver apprezzato ed accolto ogni appello indirizzatogli, tendente a raggiungere un obiettivo di elevazione e di miglioramento delle condizioni di vita degli assegnatari; mi é gradito particolarmente ringraziarlo per avermi concesso il prolungamento della strada di accesso Borgo Roccella-Garcia.
Grazie inoltre a tutte le autorità presenti, al commendatore Corona, Commissario dell’ERAS, a tutti i funzionari, che hanno dato tangibile prova di essere all’altezza della situazione, che l’ora richiede”.
Non tutti gli assegnatari però si trasferiscono nelle nuove case dei borghi. Alcuni preferiscono continuare ad abitare a Contessa, mancando nei borghi acqua ed energia elettrica, che saranno attivati dopo qualche anno.
Alcuni assegnatari si trasferiscono nei borghi negli anni successivi, altri invece non si trasferiranno mai nei borghi, preferendo continuare ad abitare a Contessa e ad usare le nuove case del borgo come magazzini o per trascorrervi alcune settimane d’estate.
Per fare conoscere i vari aspetti dei borghi Eras, nati in un contesto socio-economico, notevolmente cambiato negli ultimi decenni del secolo XX, nell’anno 2002, presso l’aula consiliare comunale, si svolge a Contessa Entellina il convegno “50 anni di ERAS a Contessa Entellina”, organizzato dall’Associazione Culturale “Nicolò Chetta”.
In tale occasione é  anche allestita una mostra fotografica e documentale sui borghi rurali costruiti dall’ERAS (Ente Riforma Agraria della Sicilia) nel territorio di Contessa. Nel 2003 da Calogero Raviotta è elaborata e diffusa anche la monografia "Piano Cavaliere - Fusha Kavalerit: cronistoria, situazione attuale e prospettive dei borghi Eras di Contessa Entellina" , che riporta  sia quanto detto e documentato nelle manifestazioni culturali predette sia notizie e dati acquisiti presso istituzioni e persone, nel corso di una ricerca condotta a tal scopo, in particolare presso le famiglie residenti a Piano Cavaliere.
La monografia riporta anche alcune notizie storiche generali sul territorio di Contessa, notizie sull’origine dei borghi ERAS, la loro situazione  riferita all'anno 1980 ed all'anno 2002. E’ riportata anche la relazione svolta al convegno predetto dal dott. Mario Candore, unitamente a fotografie e documenti messi a disposizione dai residenti o ex-residenti di Piano Cavaliere. Particolarmente interessanti sono i documenti messi a disposizione da Nicolò Clesi, per parecchi anni dipendente dell’ERAS, e le notizie ed i dati acquisiti da Giuseppina Fucarino e Rosangela Giallo nel corso dell'indagine svolta nel 2002 a Piano Cavaliere.
Il presente testo e gli altri, che successivamente saranno proposti ai lettori del blog,  fanno riferimento sia a quanto documentato nel convegno predetto, sia a quanto documentato con la celebrazione del 50° anniversario (2008) di istituzione della parrocchia di Piano Cavaliere sia infine a notizie e dati acquisiti da altre fonti.
Di seguito vengono riportate brevi notizie sul feudo "Piano Cavaliere".
Contessa Entellina (13.687,34 ettari) é suddiviso in circa 50 feudi. Uno di questi, denominato Cretazzi e Piano Cavaliere  (281 ettari, 40 are e 96 centiare), nel 1952 viene quasi interamente diviso in lotti e assegnato ai contadini, nell’ambito dell’attuazione della riforma agraria in Sicilia.
Piano Cavaliere (Fusha Kavalerit), prima del 1952 è quindi uno dei tanti feudi del territorio di Contessa Entellina e fa parte, come quasi tutti gli altri feudi, della grande proprietà agricola (latifondo).
Nella parte centrale del feudo, nelle vicinanze delle vie di comunicazione (trazzere e sentieri) con le altre località, ed in prossimità di una sorgente (kroi) di acqua potabile, sorge la masseria, un complesso di edifici rurali (shpitë e fegut), costituito principalmente da vari locali in pietra adibiti principalmente a:
-    abitazione del fiduciario (massaro o campiere) del proprietario del feudo e dei suoi     collaboratori;
-    deposito dei prodotti agricoli e delle sementi e degli attrezzi (magazzino)
-    ricovero per gli animali (stalle) e deposito di foraggi (fienili).
La masseria di Piano Cavaliere è collegata con altri feudi principalmente con le seguenti strade rurali:
-    trazzera regia in direzione Est per Contessa, per Santa Maria del Bosco, Giuliana, Bisacquino,
     Chiusa, ecc.
-    trazzera regia in direzione Ovest per S. Margherita Belice e Sciacca
-    trazzera in direzione Sud per i feudi Bagnatelle e Costa del Conte        (Brinja Kondit)
-    trazzera in direzione nord per vari feudi (Vaccarizzo, Petraro, Roccella, Vaccara,        Entella) e        per Poggioreale, Roccamena, Palermo, S. Giuseppe Jato.
Nella prima metà del secolo XX, con la costruzione sia della Ferrovia Corleone - S. Carlo sia della strada provinciale percorribile con gli autoveicoli, Contessa finalmente comincia ad uscire dal suo plurisecolare isolamento ed i suoi abitanti possono più comodamente e più rapidamente raggiungere i vari feudi del suo territorio, i vari comuni limitrofi ed il capoluogo di provincia. Anche il borgo Piano Cavaliere, attraversato dalla strada provinciale Contessa-S. Margherita, risulta ben collegato ad Est con Contessa Entellina (Kuntisa) e ad Ovest con Sambuca, S. Margherita Belice e Sciacca.
Nel feudo Piano Cavaliere, il pozzo vicino alle case rurali fornisce l’acqua necessaria per il personale e per l’orto (Kopshti) della masseria, mentre un abbeveratoio , lungo la trazzera per Vaccarizzo, disseta le greggi.
La coltivazione delle terre del feudo è affidata prevalentemente a contadini provenienti da Contessa, che raggiungono i campi a dorso di mulo al mattino per fare ritorno in paese la sera.
Nelle calde giornate estive (te vapa), durante la raccolta del grano (te korrat) molti contadini rimangono a dormire nei campi all’aperto: preparano un rustico giaciglio (shtrati) con le stoppie (kallamet), su cui stendono le coperte rustiche, intessute con l’antico telaio (argalia).
Mentre i contadini si riposano, dopo una lunga giornata di dure  fatiche sui campi,  i muli (mushkat) continuano a pascolare sui prati, il cane (qeni) sonnecchia poco distante ed abbaia al minimo rumore. I contadini allora,  verificato che tutto sia in ordine, tornano a riposare, dopo aver scrutato il cielo per accertarsi dell’ora, secondo la posizione delle stelle. Finita la trebbiatura i contadini consegnano al massaro la quota dei prodotti agricoli spettante al proprietario delle terre coltivate: grano (drithë), fave (bathë),  orzo (elbë), ecc.
La riforma agraria, avvenuta nel 1952, cambia  a Piano Cavaliere questa realtà socio-economica. Inoltre il recente completamento della strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca  riduce notevolmente la durata del tragitto con varie località limitrofe ed in particolare con Sciacca e Palermo.


(Borghi Eras - Continua)

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