giovedì 27 marzo 2014

Spending Review. Ciclicamente il tema del taglio della spesa pubblica torna in auge nel panorama italiano.


SINTESI del documento                                                                           TESTO INTEGRALE
Tagli diretti. E’ questo il grosso del lavoro, nel senso che è qui che il commissario e i suoi collaboratori dovranno infondere le energie maggiori. Per tagli diretti si intende, in breve, il taglio degli sprechi. Il diavolo si nasconde nei dettagli, che nel caso della spesa pubblica i dettagli sono davvero tanti, e tra questi si annoverano gli stipendi dei manager: saranno ridotti o vincolati a un tetto (non potranno guadagnare più del Presidente della Repubblica). E’ previsto il recupero di 2,2 miliardi per il 2014, di 5,2 miliardi per il 2014 e di 12,1 miliardi di euro per il 2016.
Riorganizzazioni. Sotto questa voce si pongono le ristrutturazione degli enti che, tradizionalmente, richiedono molta spesa (capitanerie di porto, corpi di polizia, vigili del fuoco etc). E’ previsto il recupero di 200 milioni per il 2014, di 2,8 miliardi per il 2015 e di 5,9 miliardi per il 2016.
Tagli alla politica. C’è anche l’attacco alla casta nei piani di Cottarelli. A dire il vero l’intervento non sarà poi così corposo: 900 milioni in tre anni. A questi, però, va aggiunta la quota di risparmio determinata dalla ristrutturazione del Senato (che diventerà Camera delle Autonomie e non prevederà stipendi).
Trasferimenti insufficienti. Secondo Cottarelli lo Stato trasferisce troppo denaro a soggetti che poi non riescono a far fruttare questi finanziamenti. Si tratta, in estrema sintesi, di traserimenti inutili. Verrano colpite le imprese e le persone fisiche/giuridiche che ricevono agevolazioni. Come è facilmente intuibile, il confine tra disastro e successo è molto sottile: il difficile sta proprio nella scelta di quali rubinetti chiudere. Ad ogni modo, è previsto il recupero di 2 miliardi nel 2014, 4,4 nel 2015 e 7,1 nel 2016.
Difesa e Welfare. Cottarelli sta pensando a tagliare anche qualcosa nel Ministero della Difesa e nei settori della previdenza sociale (pensioni e sanità pubblica). Non si conoscono bene le voci che verranno tagliate,  In questo caso, è previsto il recupero di 2,2 miliardi quest’anno, 5 nel 2015 e 7,9 nel 2016.

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