giovedì 20 marzo 2014

Proviamo a leggere: arbërisht

di Paolo Borgi
 Ho provato a mettere giù un po' di alfabeto. La pronuncia diversa dall'italiano è un primo passo teorico se così possiamo dire. 
Quello che è importante è giocare con le due tabelline. Perché attraverso il significato in italiano viene istintivo leggere la corrispondente parola arbrescia se la si conosce. 
Ho inserito alcune parole con il plurale (speciale) accanto. 
E' evidente che andremo avanti con la meditazione sulle singolarità delle parole.

Proviamo a leggere: arbërisht
Una volta nelle nostre cittadine e nei villaggi non si scriveva. All’interno di ogni comunità si comunicava parlando: la necessità di scrivere nasceva nelle grandi solennità rituali. Scrivevano le leggi gli imperatori, gli atti i notai, le sentenze i giudici, le liturgie gli uomini del culto – Rigveda, Bibbia. Ma anche gli uomini in movimento mantenevano i contatti con il loro punto di origine con la corrispondenza. La maggior parte degli Arbresci fino a 150 anni fa non scriveva. Si iniziò a scrivere o  a far scrivere le lettere quando si andò via dal paese in cerca di lavoro a migliaia di chilometri: gli emigranti volevano comunicare con le loro famiglie. Però, c’è un però!. Chi sapeva scrivere, lo scrivano, sapeva scrivere in italiano. Così i nostri compaesani continuarono a non saper scrivere né arbërishtlëtisht. Sì! Ormai i nostri avi capivano sia la lingua materna sia quella dei venditori ambulanti – il siciliano.
Sempre si è tentato di scrivere: sulla pietra, sul legno, sul pane e poi sulla carta, ora sul calcolatore. Per l’arbrescio non si trattò di inventare tutto quanto l’alfabeto ma di modificare quelli presenti sulla piazza, così come hanno fatto tutti i popoli. Chi studiava a Il Cairo adottò segni arabi, chi a Ohrid quelli greci, altri quelli latino ma non di prima mano. Chi studiava a Vienna in realtà usò segni tedeschi, mentre quelli del Collegio greco a Roma unirono un po’ di greco, latino e italiano. E’ un vero privilegio potersi dedicare allo studio delle origini della lingua perché mette in contatto con gli uomini del passato: grazie agli scritti. Buzuku, Bardhi, Kristoforidi, Matranga, Ketta, i Kamarda, Demiraj, Noli, La Piana, gli Skirò. Ma tutti per mezzo dell’alfabeto unificato.

                                                   ALFABETO

A,  b,  c,  ç,  d,  dh,  e,  ë,  f,  g,  gj,  h,  hj,  i,  j,  k,  l,  ll,  m,  n,  nj,  o,  p,  q,  r,  rr,  s,  sh,  t,  th,  u, v,  x,  xh,  y,  z,  zh

Pronuncia diversa da quella italiana:
c,    come in pezzo
ç,    come in cianotico, cena, ciuco
dh, come δ (si pone la lingua dietro i denti superiori, si toccano appena e si emette aria vibrante)
ë,    come ə (suono sordo della gola  più in basso della e, come un rantolo)
g,    é gutturale anche con e, i, y
gj,  come in ghiaccio
h,   usata da sola, quando non forma digrammi, é aspirata
hj,  ha un suono più morbido della h (c’è solo nell’arbescio)
j,    semiconsonante, forma digrammi e dittonghi (la i forma solo iati)
k,   come in kilogrammo
l,    normale (a Contessa si pronuncia quasi gli)
ll,   anche all’inizio di parola (a Contessa si pronuncia l, altrove è come un breve gargarismo)
nj,  come in gnomo
q,   piu forte che in chiesa, ma come in  picchio
r,    solo suono debole come in rosa
rr,  solo suono forte, anche all’inizio di parola
s,    solo come in sostantivo
sh,  come in sci, scialo, sciolto, sciupio
th,  come θ ( si pone la lingua sotto i denti superiori, si toccano appena e si soffia aria)

x,    come in Zorro, zero, zuzzerellone
xh,  come in gita, giardino, gioco, giù
y,    si pronuncia i con le labbra arrotondate strette come bacio (per noi è i talvolta u natyrë o naturë)
z,    come in esame, slitta, rosa
zh,  come nel francese j’accuse, jupe-culotte

Consonanti
Suono
Pronuncia
Segno

It. penna
p
Pa=senza; vide. Pe=filo; vedesti. Për =per. Pi= bevo. Po=sì. Puth=bacio
It. batti
b
Bajtë=fango. Bëj be=giura. Bir e bijë=figlio e figlia. Botë=terra, Terra. Burrë=uomo
It. tanto
t
Tata=papà. Te=in. Tështim=starnuto. Të timtë=il freddo. Toti=il padre. Tul=polpa.
Engl. thin
th
Thahet=si secca. Thelimë=volontà. Thërres=chiamare.Thith=succhiare. Thua=unghia.
It. dito
d
Dash-desh=montone. Dera-dyer=porta. Dëm=danno. Dieja=sapienza. Djalë-djelm=ragazzo Dej=dopodomani. Kosdej=fra 3 giorni.
Engl. this
dh
Dha= diede. Dhe=suolo. Dhëndërr=fidanzato. Dhi=capra. Dhjatë=testamento. Dhoqèja= sedile di pietra accanto all’uscio. Dhuratë=dono, gratis.
It.c dura
k
Ka=ha. Keq=male. Kërses=picchiare. Kjo=questa. Kosdej=fra 3 giorni. Ku=dove.
It. chioma
q
Qafë=collo. Ka-qe=bue. Qërì=candela, Qika=ruga. Qozma=ricchezza. Qurrët=muco.
It. gonna
g
Gaz=riso. Gëlqere=calce. Glasë=cacca di gallina. Goja=la bocca. Guc=cagnolino.
It. ghiaia
gj
Gjagjë=quacosa. Gjegje=udito. Gjërì=parente. Gjitonì=vicinato.Gjysmë=metà. Gjuikon=parla. Gjukon=giudica.
It. s sonora
z
Zalì=svenimento. (një) zet=20. Zë=prendere. (i) Zi=nero. Zjarr=fuoco. Zoti=Signore. Zotrote=Ella, Sua Signoria.
It.  z sorda
c
Ca=un po’. Cep=becco, Cikë=pezzetto. Cikitat=colpo di dito. Cimbë=pizziccotto. Cjap-cjep=caprone. Cucë=ragazza
It. z sonora
x
Xa=prendi. Xarris=strisciare. Xath=levar le scarpe. Nxallatë=insalata. Nxeh=accendere. Nxë=apprendere. Nxire=secchia per attingere
It. c dolce
ç
Çarje=rottura. Çajta=ruppi. Çel=accendere. Çfaq=esporre. Çilem=irarsi. (i) Çmuam=prezioso. Çudì=stupore.
It. g dolce
xh
Xapìu =geco/ramarro. Xhep=saccoccia. Xhesh= spogliare. Xhypun=giubbino.
It. fine
f
Fal=salutare. Ferr=rovo. Fëmijë=bimbo. Finjë=lisciva. Fjalë=parola. Furr=forno.
It. volare
v
Vaj=olio. Ve=uovo. Vë=mettere. Vit-vjet=anno. Vov=zio. Vucë=barile.
It.s sorda
s
Sa=quanto. Sepse=perché.Sënduq=baule. Si=come. Sot=oggi. Syu=occhio.
It. sciatto
sh
Shat-shetra=zappa. Shegë=melograno.Shi=pioggia. Shoh=vedere. Shurrë=orina.
Fr. jour
zh
Gozhdë=chiodo. Grazhd=greppia. Vazhdim=seguito. Zhargon=gergo. Zhurmë=rumore.
/x/
Engl. hat  خ
h
Haraksì=alba. Helm=affizione. Hit=cenere. Horë=cittadina. Hua=in prestito.
Int. h
hj
Hjivull=languore di stomaco. Hje=ombra. Hjimë=discesa. Hjaravol=manipolo.
It. mamma
m
(i) Math=grande. Me= con. Mëma=la mamma.M;jalt=miele. Mokërr=zecca.
It. nonno
n
Nanì=adesso. Nderje=onore. Ngas=toccare.Novë=notizia. Nye=orlo.
It. gnomo
nj
Njëditëz=avantieri. Gjithënjibashku=d’un tratto. Njoh=conoscere.Njunj=babbeo
/l/ o / λ/
It. l o gli
l
La=lasciò. (i) Lehtë=lieve. Lëm-liminj=aia. Ligjë=legge. Lotë=lacrime. Luce=pozza.
/ʟ/ o /Ɣ/
It. ll  o Int. ġ
ll
Llargu= lontano. Llavinar=rivo. Llojas=riflettere. Llup=divorare. Llumì=cedro, limone.
It. carr
rr
Rrallë=di rado.Rreth-rrathë=cerchio.Rrëzë=alle falde. Rrilk=ravanello. Rrogë=paga.
It. tor
r
Rahj=colle. Re=attenzione, nube, nuora, nuova, cadesti. Rëmò=zappa. Rosë=anitra.
It. Jonio
j
Jatrua=medico. Jetë=vita. Jis=gesso. Jo=no. Jos=sciogliere,consumare. Ju=voi.
Esercizio di lettura.     Per facilitare il lettore si sono adoperate parole di uso comune.


vocali
Suono
Pronuncia
Segno

It. cibo
i
Ijë=anca, fianco. Ikonë=icona. Im=mio. (i) Imët=minuto. Inxhinier=ingegnere.
It. gente
e
Egër=selvaggio. Embër=nome. Emtë=zia. Erë=vento. Errësirë=oscurità
It. la
a
Asht-eshtra=osso. Afër=vicino, presso. Atë=padre. capacità. Andaj=perciò.
Suono muto
ë
Është=è. Ëmë=madre. (i) Ëmbël=dolce. Ëndërr=sogno. (i)Ënjtur=gonfiato.
It. oro
o
Orë=ora, orologio. Operohem=subire un intervento chirurgico.
Come i
y
Ylver=arcobaleno.Yt=tuo. Ynë=nostro. Ynzot=Signore
It. un
u
Urì=fame, Urë=ponte.tizzone, Uratë=benedizione. Urim=augurio

2 commenti:

  1. Salve,
    Sono convinta che le passioni per la propria origine è nella radice del cuore,e difficilmente la si può strappare.
    Non conosco la scrittura e neanche la lettura.
    Il parlato poi neanche a pensarlo.
    Ma di quel poco che portai dentro cercavo di elaborarlo traducendone le canzoni,a mio modo.
    E' un bel messaggio il vostro.
    Complimenti!
    Saluti.

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