mercoledì 12 marzo 2014

Malala Yousafzai nella rosa dei candidati al Premio Nobel per la Pace.

Oscar Wilde a proposito delle donne amava dire : < date alle donne la possibilità  di studiare e potranno fare tutto ..> .

Malala  è  la risposta perfetta   alle  sue convinzioni   profetiche per il suo tempo   e certamente  il grande  artista  ne sarebbe rimasto oltremodo felice a saperle  attuate,  non lo sono stati  affatto  i Capi dei Talebani integralisti  in guerra  in Afghanistan,  infatti   all’indomani  del Premio  Pakistan’s National Youth Peace  concesso  nel 2011 alla giovane giornalista  Malala  per avere scritto   su un Blog della BBC  a favore della  diffusione della Scuola  nei villaggi, nel 2012  ordinano contro di lei  un grave attentato .

E’ il 9 Ottobre del 2012, ci troviamo nella Valle dello Swat in Pakistan , ore dodici.
La scuola è finita  da poco  e  Malala  insieme alle sue compagne sale sul vecchio Bus  che la riporta a casa. All’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita.

Malala  ha appena  quindici anni ma per i talebani  è colpevole di  aver  gridato al mondo fin da piccola  il suo desiderio di imparare  a leggere  e  a scrivere  e l’importanza   che la  Scuola    riveste   per far capire  e scegliere  tra  varie opzioni  …..

Per questo  deve morire. Ma la  piccola Malala  non muore  e anzi la sua guarigione   miracolosa   sarà l’avvio  di una campagna straordinaria  a favore dell’istruzione pubblica nel Paese  e nel mondo.

In una lettera  alle Nazioni Unite la  giovane Malala  aveva scritto di …dare    una penna, un libro  e un maestro  a 56 milioni  di bambini  nel mondo.   E il Segretario  Generale dell’ONU  le aveva risposto  così:  <  Malala , tu sei la nostra eroina, sei la nostra grande paladina. Noi siamo con Te e tu non sarai mai sola .>

Malala  dopo  l’attentato, le cure  e la lunga convalescenza   …continua la sua campagna  universale  per  il diritto all’istruzione attraverso il  Malalal Fund, organizzazione non profit che raccoglie  fondi da tutto il mondo  da dedicare a progetti educativi Ultimamente  è stata anche ricevuta  dalla Regina d’Inghilterra   che  ha dichiarato di appoggiare la   causa  dell’istruzione.

Chritina Lamb, giornalista internazionale   che segue le vicende  di Pakistan e Afghanistan   e scrive  attualmente per il Sunday Times  ha raccolto in un libro  la storia  della piccola Malala, destinata  a grandi cose  nel mondo,  il cui titolo  è il seguente :  Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. Garzanti libri.
Nicola Graffagnini


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