domenica 30 marzo 2014

Il Vangelo alla luce dei fatti di ogni giorno

Marco 9 17-32

QUESTA SPECIE CON NULLA PUÒ USCIRE SE NON CON LA PREGHIERA

17 E gli rispose uno dalla folla: Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto; 18 e, quando lo prende, lo scuote, e spuma e stride i denti e si fa secco. E ho detto al tuoi discepoli di scacciarlo, e non poterono!
19 E rispondendo loro dice: O generazione incredula, fino a quando sarò presso di voi? fino a quando vi sopporterò?  Portatelo a me! 20 E lo portarono a lui. E, vistolo, lo spirito subito cominciò a contorcerlo, e, caduto a terra, si rotolava spumando.
21 E interrogò suo padre: Da quanto tempo è che gli capita questo? 22 E gli rispose: Dall’infanzia; e spesso anche nel fuoco lo gettò e nell’acqua, per rovinarlo. Ma se tu puoi qualcosa, aiutaci; abbi misericordia di noi!
23 E Gesù gli disse: Se puoi? Tutto è possibile per chi crede. 24 Subito gridando il padre dei fanciullo diceva: Credo! Aiuta la mia incredulità!
25 Vedendo Gesù che sopraggiungeva folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: O spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui!
26 E gridando e scuotendolo molto, uscì. E divenne come morto, così che tutti dicevano: Morì! 27 Ma Gesù, presa la sua mano, lo risvegliò, e risorse.
28 E, entrato in casa, i suoi discepoli in privato lo interrogavano: Perché non abbiamo potuto scacciarlo? 29 E disse loro: Questa specie con nulla può uscire, se non con la preghiera (e il digiuno).  30 E usciti di là, attraversavano la Galilea; e non voleva che alcuno lo sapesse.
31 Insegnava infatti ai suoi discepoli, e diceva loro: Il Figlio dell’uomo è consegnato in mani di uomini, e lo uccideranno, e, ucciso, dopo tre giorni risorgerà. 32 Ma essi ignoravano la Parola, e temevano di interrogarlo.
Brano del Vangelo di Marco che viene proclamato nelle Chiese bizantine in questa domenica
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Cosa è la fede ?
Va premesso che la fede non  può essere prodotta da noi, noi persone incredule; tanto incredule che appena appena riusciamo a far proprie le conquiste della scienza, le conquiste dell'uomo. 
È dono che i Mistero offre a tutti, proprio a tutti, l'unica condizione è volerlo, è chiederlo. Ricordo il grande giornalista Indro Montanelli che si dibatteva "Fortunato chi possiede il dono della Fede; io -diceva- non ho questa fortuna, non ho mai ricevuto questo dono". In realtà egli, dal momento che si dibatteva nella ricerca, possedeva -senza saperlo- il dono.
Noi tutti necessitiamo, per superare le angosce della vita, di poter superare l’incredulità; superata l'incredulità potremo poi essere in grado di liberare gli altri che hanno lo stesso spirito che in precedenza  impediva a noi di parlare (mutismo) e di sentire (sordità) chi di noi ha bisogno.

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