martedì 18 marzo 2014

Dopo il Kossovo, la Crimea. A quando l'Alto Adige ? - Ciò che gli americani non capiscono del vecchio continente: toccato un tassello crolla ...

Il referendum in Crimea ha visto vincere con il 96,77% il sì all'annessione alla Russia.
La consultazione viene considerata illegale dall'Occidente, mentre il presidente russo Putin ripete anche a Obama che è valida (nella stessa misura in cui è stata sponsorizzata dall’Occidente la separazione del Kossovo dalla Serbia) e che Mosca la rispetterà.
Il Parlamento della Krimea ha già  proclamato l'indipendenza chiedendo a Mosca di essere ammessi nella Federazione con lo status di Repubblica, così come all'Onu è stato chiesto il riconoscimento di stato indipendente.

 L'Europa sta per annunciare sanzioni alla Russia. 
La moneta ufficiale della Repubblica di Crimea è il rublo: lo ha deciso il Parlamento di Simferopoli, sancendo il distacco dall'Ucraina. Le forze dell'ordine e gli apparati dello stato resteranno in carica fino all'adozione della nuova costituzione. Lo annuncia la Rada di Simferopoli.


I militari ucraini resteranno in Crimea nonostante il referendum per l'annessione della penisola alla Russia. Lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino Igor Teniukh.

Intanto l'ultimo presidente sovietico, e premio Nobel per la pace, Mikhail Gorbaciov, plaude al referendum in Crimea dove “il popolo ha deciso di correggere un errore” del passato e si schiera contro le sanzioni occidentali.


“Per dichiarare le sanzioni ci deve essere un motivo molto serio ed esse devono essere appoggiate dall'Onu”, ha dichiarato alle agenzie russe. “L'espressione della volontà del popolo della Crimea, e anche la sua possibile annessione nella Federazione Russa come regione, non possono servire da motivo per le sanzioni”, ha sottolineato Gorbaciov.

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