venerdì 21 febbraio 2014

Sicilia prigioniera. La nave affonda ma nessuno vuole mettere mano sul parassitismo

Il Pil (la ricchezza che viene prodotta) in Sicilia continua a scendere a picco in questa lunga recessione. La causa sta nel crollo degli appalti pubblici, ed inoltre la scomparsa dei posti di lavoro dipendono da almeno due cause: la prima riguarda il dissennato comportamento del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha continua a finanziare la spesa improduttiva (che altrove si chiama parassitaria) se è vero, come è vero, che la "formazione" in Sicilia continua a costare miliardi per pagare stipendi ai galoppini di partito, sottraendo risorse vitali al cofinanziamento dei fondi europei. E con ciò bloccando i cantieri. 
La seconda ragione riguarda il comportamento dei dirigenti regionali (n. 2000) che non sono capaci di dirigere con efficienza e con efficacia le branche amministrative loro affidate, e nonostante la loro grassa ignoranza alla fine di ogni mese, il loro cedolino viene pagato puntualmente con accredito in banca e aggiunta di "premi".


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