lunedì 3 febbraio 2014

Cose da conoscere

Liberismo ? Lobbysmo ?
Nulla a che fare con una società
democratica.
Tutto americanismo

L'Italia è il paese dell'ipocrisia. Qui da noi trovare polititi, imprenditori, sindacalisti trasparenti che si muovono sapendo districarsi nel groviglio di una società complessa quale inevitabilmente è l'Italia del terzo millennio, è cosa improbabile, impossibile.
Il caso Mastrapasqua ? Tutti a dire :"Come è potuto accadere ?", "E' una vera indecenza!".
Lo stesso Enrico Letta ieri -ci ha mostrato la Tv- è salito sul pulpito a gridare: "Cose di questo genere con gli Enti pubblici non ne devono accadere !". L'ipocrita ometto ha detto più o meno queste cose.
Si è scordato che quando Mastrapasqua è stato nominato Presidente dell'Inps egli era Vice-Segretario del Pd, lo zio era braccio destro di Berlusconi e che senza il consenso di Cgil, Cisl, Uil non si diventa Presidente dell'Inps. Non si diventa Presidente dell'Inps nemmeno senza il Consenso di Confindustria, Confcommercio e del sistema bancario. Non si diventa Presidente dell'Inps senza il consenso delle apposite commissioni parlamentari di Camera e Senato.
In buona sostanza Mastrapasqua è stato collocato in quel posto perché la casta potesse fare, in quel contesto, gli affari propri, al riparo di un "essere meschino" che doveva starsene zitto ed incassare tanto denaro da non potere avere l'ardire né allora, né in avvenire, di ... parlare su come dall'Inps si può salvare un ospedale, una azienda, una corporazione.
 
Ma allora in Italia si è vittima di finte persone corrette che si indignano solo per "recitare" ? La democrazia in Italia è malata ?
Certamente la casta della Prima Repubblica rubava per espandere il proprio potere, per i propri partiti; quella della seconda Repubblica per gli interessi personali (o meglio) per gli interessi delle lobby di appartenenza.
 
Cosa è una lobby ?
Il mondo delle lobby non è caratteristico delle società democratiche, è tipico delle società di stampo liberale, meglio ancora, liberistiche. Qui sta il primo motivo di riflessione.
La Prima Repubblica, piaccia o meno, navigava in un contesto democratico e con la bussola indirizzata verso il Welfare socialdemocratico, la Seconda Repubblica è immersa (dall'estrema destra alla finta sinistra) nella logica liberista.
In una società liberista ci si muove non su binari programmatori bensì cambiando enormemente e sistematicamente la destinazione delle risorse pubbliche da una finalizzazione all'altra. Le lobby non rappresentano altro che interessi economici da avvantaggiare sulla scia dei momenti correnti.
Come mai ?

Le lobby sono potentissime esse hanno speso risorse immense per omogeneizzare un sistema politico. Destra e Sinistra sono termini senza alcun significato, prevale il pragmatismo più terra terra e sono annullati i "valori", le "ideologie". Le risorse   non sono quindi da indirizzare su programmi di lungo termine da cui poi dovrà sortire una "società migliore". No.
Le Lobby con i loro grossi interessi economici, suscettibili di cambiare da momenti a momenti,  sono in grado di minacciare i governi, e se non saranno ascoltati inevitabilmente i governi andranno a "sbattere", cadranno nelle imboscate.
Le lobby sono in condizione di controllare montagne di risorse finanziarie, non in quanto appartengono alle classi ricche e possidenti in partenza, ma perché basta che i governi assecondino anche uno solo dei loro obiettivi a breve termine perché le loro ricchezze triplichino e si moltiplichino nel giro di poche ore.
Le immense somme per "gestire" le lobby per "omogeneizzare" destra e sinistra (finta) sono nulla rispetto ai benefici attesi.
Controllano gli strumenti strategici della società e anche sulla legislazione che non ha risvolti finanziari ed economici le Lobby dicono il loro punto di vista, rivestendolo con termini come "crescita economica", "credibilità del paese" etc.
Per le Lobby le montagne di risorse per ottenere ciò che desiderano sono molliche che cadono dal tavolo. Opporsi ad esse ? No, non è possibile. Qualunque politico o politicante di oggi sa benissimo che Craxi, che pur si fece finanziare dal sistema economico, non rubava per sé, e sa benissimo come da uomo col sostegno del Corriere della Sera, della stragrande maggioranza dei sindacati, della Confindustria essendosi opposto agli Usa (Comiso) cadde nella polvere.
Lobby ? Cosa è se non volere delle lobby che Berlusconi e Renzi creino un regime bipartitico ?
L'importante è che il prossimo bipartitismo permanga liberista. Contrariamente scatteranno i ricatti che il mondo globalizzato offre ad ogni piè sospinto.

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