martedì 28 gennaio 2014

Si può amministrare un Ente solamente pensando di riempirlo di cugini, figli, nipoti ... ?

Ci viene posta questa problematica:
Se a Contessa Entellina la Commissione Tributaria Provinciale ha dichiarato nulle per errori procedurali le cartelle Tarsu/2008 grazie al ricorso di 200 famiglie, ciò è segno che all’interno degli Enti Locali nessuno controlla nulla ed il cittadino deve auto-difendersi con i ricorsi.
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Questa problematica ci è utile per riprendere i nostri abituali interventi su questo Blog in materia di Enti Locali.
Nel 2001, con legge costituzionale n. 3, fu stabilito che la Repubblica Italiana si compone di più soggetti: lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, tutti con pari dignità fra loro. Nessuno di questi soggetti giuridici ha potere di sovrapporsi all’altro.
Da allora la Regione Sicilia che mediante i Coreco controllava gli atti amministrativi dei comuni (e delle province) non effettua più alcuna attività di controllo di questa specie. 
Esistono comunque degli interventi sostitutivi della Regione quando un Comune resta inerme, inattivo, rispetto agli adempimenti prescritti dalle leggi.
Ed allora i Comuni possono effettuare tutti i pasticci che vogliono ?
No, i cittadini non dovrebbero mandare alla guida degli Enti Locali persone incompetenti. Il primo e vero controllo sugli Enti Locali lo devono effettuare i cittadini al momento del voto e devono seguire, dopo, la vita amministrativa, consapevoli (come dovrebbero essere), che sprecare il denaro dell'Ente equivale a danneggiare le tasche delle famiglie che vivono nella circoscrizione dell'Ente medesimo.
Non si può volere la democrazia ed il potere dal basso se i rappresentanti dei cittadini vengono scelti fra coloro che sono digiuni in materia amministrativa e che vanno ad occupare un incarico solamente per scaldare la sedia o per curare gli interessi propri o di famiglia.
Se a Contessa Entellina è capitato che la struttura amministrativa (ben retribuita) abbia sottoposto agli amministratori per la firma e per il successivo varo atti illegittimi senza che l’apparato complessivo dell'Ente si sia accorto, o senza che la Giunta abbia voluto prendere atto delle voci che arrivavano dai banchi del Consiglio (in genere si tratta sempre della minoranza) al cittadino non resta altro da fare che presentare ricorso agli organi preposti (che di volta in volta possono essere il Tar, la Commissione Tributaria,la Corte dei Conti, la Magistratura Ordinaria etc.). Nel caso della Tarsu/2008 si è trattato di presentare ricorso alla Commissione Tributaria. E' stato un esercizio di democrazia e di intervento forte, di massa, su chi non aveva occhi per guardare e orecchie per sentire.
La democrazia è un sistema bellissimo ed insostituibile; un sistema aperto alla partecipazione di tutti, ma è pure responsabile, non ammette che gli incompetenti possano mettersi di traverso.
Certo, se i cittadini al momento del voto elettorale pensano di scegliere per ricoprire i ruoli di guida l’amico del mio amico, il figlio del medico, la cugina della sorella di Rosetta etc. è chiaro che a pagare i prezzi dell’irresponsabilità e della cecità saranno le sacche di palude ed di inconcludenza che balzeranno inevitabilmente  fuori.
Esistono, però nelle società popolate dagli idioti, coloro che dicono che chi contesta, presenta ricorso, danneggia altri e rallenta la macchina amministrativa. Qui siamo nel mondo della cretinismo e non ci occupiamo di esso.

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