martedì 31 dicembre 2013

Entella. Quanti sono i contessioti che conoscono il loro territorio ? (n. 1)

Entella
Col fondamentale indirizzo che traiamo dalla documentazione pubblicata dai ricercatori della Scuola Normale Superiore di Pisa che in collaborazione con la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo hanno -ormai da decenni- studiato l'intero territorio di Contessa Entellina al punto che sta venendo fuori una mappa storico-archeologica del territorio medesimo, proveremo nel prosieguo delle prossime settimane di fare una rassegna  (una passeggiata) sui luoghi su cui accanto alla piccola storia di ogni giorno ha -pure- nei secoli passati soffiato la Grande Storia della nostra regione. E ci stiamo riferendo a luoghi ricadenti nel territorio, nei 13.000 ettari di terreno che costituiscono la superfice del Comune di Contessa Entellina. 
Entella occupa l'ampio pianoro circondato su tre lati da rupi scoscese, a ridosso del Belice Sinistro e non lontano dalla confluenza col Belice Destro. Cio' che ha consentito all'antica citta' degli Elimi di avere un ruolo non secondario nelle vicende della Sicilia Occidentale fra Fenici di Cartagine e Sicani prima e fra Cartaginesi e Greci dopo, nonche' fra Punici e Romani successivamente, e' stata la localizzazione strategica -in posizione di controllo di fondamentali corsi d'acqua e di snodi viari territoriali-. 
La Scuola di Pisa ha attestato strati archeologici che vanno dalla "protostoria" all'eta' imperiale romana (quasi un millennio) e successivamente una ripresa di vitalita' insediativa e di incidenza nelle vicende dell'isola dal 900 al 1246 quando la citta' fu definitimamente abbandonata e gli ultimi mussulmani furono costretti ad abbandonare la Sicilia. 
Con quanto abbiamo scritto finora viene fuori che sono esistite due Entelle, 
-la prima nel periodo "classico" (dagli elimi ai greco-romani), 
-la seconda nel Medio Evo (con impronta nettamente islamica). Gli studi dei ricercatori piu' recentemente si sono concentrati nel progetto finalizzato a meglio capire l'evoluzione e l'espansione della Entella capitale degli islamici del centro-Sicilia, in pratica dall'incastellamento della zona di Pizzo della Regina (967 d.c.) all'affermarsi del sistema feudale normanno (che nell'area si manifesta nell'istituzione delle baronie di Batellaro e Calatrasi -- nel XII secolo), fino alle vere e proprie rivolte contro Federico II (XIII secolo). 
Finora i ricercatori non sono riusciti a pervenire al rilevamento del tracciato e alle linee di espansione dell'Entella araba e cio' fa pensare che l'area sommitale del pianoro (quella incastellata attorno al Pizzo della Regina) ha avuto rigoglio quando le popolazioni mussulmane dell'isola cominciarono ad essere espulse dalle citta' e cominciarono ad addensarsi a ridosso delle montagne palermitane, dallo Iato al Belice. 
La senzazione e' che Entella, capitale antifedericiana, sia cresciuta alla svelta e magari in maniera 'confusa' attorno al Pizzo della Regina, sfruttando mura del periodo classico e costruendone di nuove senza dei piani preordinati.
La popolazione cresceva in misura esponenziale in quanto arrivava dalla Sicilia Orientale, dal Centro e dalla parte Occidentale: cacciata via dalle popolazioni cristiane.

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